Giornata volatile per i mercati azionari che chiudono la seduta sopra la parità, beneficiando della positiva conclusione dei negoziati di Atene con la troika (Bce-Ue-Fmi). Il rimbalzo è arrivato dopo un deciso calo dopo il dato sul mercato del lavoro negli Stati Unti. Al termine delle contrattazioni il CAC 40 di Parigi è sul filo della parità, così come il FT-SE 100 di Londra mentre il DAX 30 di Francoforte guadagna mezzo punto percentuale. A Piazza Affari gli indici FTSE MIB e FTSE IT All Share segnano +0,53% e 0,4% rispettivamente. Chiude in calo Wall Street con il Dow Jones che lascia sul parterre lo 0,79%, il Nasdaq l'1,46% e l'S&P500 lo 0,97 per cento.

Doccia fredda dal mercato del lavoro Usa
Il dato sull'occupazione ha colto di sorpresa i mercati che ora mettono in discussione la ripresa negli Stati Uniti, la prima economia del mondo. Il numero di posti di lavoro creati in maggio negli Stati Uniti è il più basso in quasi un anno e il governo ha rivisto al ribasso complessivamente di 39.000 unità i dati relativi ai due mesi precedenti, che si attestano dunque ora a 232.000 per aprile e a 194.000 per marzo. La notizia arriva peraltro dopo che ieri l'agenzia di rating Moody's ha dichiarato di essere pronta a rivedere in negativo il giudizio sul credito degli Stati Uniti. Il dato ha influenzato anche l'andamento del mercato valutario con un ulteriore indebolimento del dollaro. L'euro ha superato la barriera di 1,45 dollari.

Focus Piazza Affari
Sul listino milanese gli acquisti premiano le banche. In particolare Intesa Sanpaolo (+4,92%) e Unicredit (+1,62%) che beneficiano del rimbalzo del settore creditizio (+0,38% l'indice eurostoxx di settore) grazie alle notizie positive sulla crisi greca. Bene anche Ubi Banca (+2,46%). Il titolo ha invertito la rotta al termine di una seduta in deciso calo per la decisione dei vertici della società di fissare a 3,808 euro il prezzo per la sottoscrizione dell'aumento di capitale da circa 1 miliardo. Tra i titoli in positivo in evidenza Fiat (+3,59%) e Fiat Industrial (+1,05%) dopo l'annuncio, arrivato in mattinata, dell'acquisto di un ulteriore 6% di Chrysler. L'operazione porta così al 52% la quota complessiva nel Lingotto nel capitale della casa automobilistica di Detroit e segna l'uscita di scena del governo americano.

Tokyo debole su incertezze politiche
La Borsa di Tokyo termina gli scambi in territorio negativo (-0,66%), a ridosso dei minimi intraday, e sconta l'incertezza politica nipponica, all'indomani della bocciatura della mozione di sfiducia contro il premier Naoto Kan, e l'attesa per la diffusione dei dati relativi all'occupazione negli Usa. L'indice Nikkei si attesta a 9.492,21 punti, condizionato anche dal rialzo dello yen sul dollaro, sceso sotto quota 81, a 80,69.

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