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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2011 alle ore 15:47.
Chiudono senza direzione le Borse europee con Parigi che chiude a +0,04% e Francoforte a +0,23%; a Milano l'FTSE MIB cede lo 0,18% e l'All Share lo 0,17%. A Piazza Affari, la bocciatura referendaria del nucleare fa volare le rinnovabili con rialzi a due cifre per Kerself, Kr Energy, Pramac ed Ergy Capital. Tra le blue chip balzano A2A (+1,7%) e Enel Green Power (+1,6%). Ancora giù FonSai (-2,4%)
Chiude debole Wall Street, condizionata dai rinnovati timori sull'andamento dell'economia. L'indice Dow Jones guadagna lo 0,01% a 11.952,97 punti. Il Nasdaq termina sotto la parità dello 0,15% a 2.639,69 punti mentre lo S&P 500 chiude a +0,07% a 1.271,83 punti.
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Gli investitori non hanno preso posizioni nette in attesa dell'Eurogruppo di domani chiamato a prendere una decisione su un eventuale secondo piano di aiuti alla Grecia. Alla Germania, che vuole allargare agli investitori privati la ricaduta del rischio sui titoli greci si frappone l'idea base della Banca centrale europea di consentire questa ipotesi, ma solo su base volontaria. Questa distanza di posizioni penalizza l'andamento dell'euro che continua a essere scambiato sotto quota 1,44 dollari. Mentre il franco svizzero balza al massimo storico di 1,2004 sull'euro.
Focus Piazza Affari
Tra i singoli titoli a Piazza Affari scatto di Banco Popolare (+1,26%) e Banca Pop Mi dopo le perdite accusate nelle ultime sedute. In netto ribasso invece Tod's e Mediaset. Sul listino milanese pesa anche l'effetto-Referendum: balzano i titoli delle energie alternative e cadono quelli legati alle utility. Molto bene Rcs che chiude la giornata con +5,48%.
Trichet: petrolio e materie prime spingono l'inflazione
L'inflazione sta aumentando nell'Eurozona «per le pressioni derivanti dai prezzi del petrolio e delle materie prime». Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, in una lecture alla London School of Economics, spiegando che la Bce «ha il dovere di evitare» che in futuro la corsa dei prezzi possa far salire anche le attese di inflazione di medio termine, causando una spirale tra prezzi e salari.
Euro sotto 1,44. Massimo storico del franco svizzero
Chiusura europea in lieve rialzo per l'euro nei confronti del dollaro con il rapporto di parità fissato a 1,4383 contro 1,4361 venerdì sera. L'euro ha toccato un minimo intraday di 1,4319 e un massimo di 1,4404 rafforzandosi lievemente nel pomeriggio dopo che il presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha ribadito che qualsiasi forma di ristrutturazione del debito greco deve avvenire su base volontaria. In chiusura un euro vale inoltre 115,34 yen (115,11) e 0,8815 sterline (0,8844). Il dollaro per contro tratta a 80,22 yen (80,29) e 0,8369 (0,8419) mentre una sterlina vale 1,6307 dollari (1,6366). Il franco svizzero balza a un massimo storico di 1,2004 sull'euro.
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