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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2011 alle ore 15:37.
Occhi puntati sulla Grecia, euro in lieve rialzo sul dollaro
Stasera i ministri finanziari dell'Ecofin dovrebbero prendere una decisione in merito al secondo piano di aiuti alla Grecia. Ieri, intanto, l'agenzia di rating S&Poor's ha tagliato nuovamente il rating sul debito di Atene portandolo a CCC. La decisione impatta oggi sui mercati obbligazionari e su quello, non regolamentato, dei credit default swaps (cds). Il contratto a 5 anni che copre gli investitori da un default della Grecia è salito di 18 punti base dalla chiusura di ieri a 1.600 punti base, secondo Markit. Questo significa che costa 1,60 milioni di euro per proteggere 10 milioni di esposizione verso i bond greci. Analogamente si è allargato anche il differenziale di rendimento tra decennali greci e tedeschi, di 15 punti base da ieri a 1.428 pb. Le tensioni in Grecia hanno portato ad allargarsi anche gli spread di altri paesi periferici. Quello dell'Irlanda si è allargato stamane di 9 punti base a 852 pb.
Euro in rialzo
Malgrado il nuovo declassamento del debito greco e le divergenze tra i Paesi europei sul modo per aiutare Atene, l'euro prosegue in rialzo nei confronti del dollaro, portandosi in apertura degli scambi sulle piazze europee a 1,4433 dollari contro 1,4383 della chiusura di ieri. Contro lo yen, la divisa comune quota 115,96 contro 115,34 di ieri e il dollaro 80,34 da 80,22 yen di ieri.
Borse asiatiche positive dopo dati macro Cina
Giornata positiva per le Borse asiatiche con rialzi diffusi intorno al punto percentuale. Tokyo ha guadagnato l'1,05% raggiungendo i 9.547,79 punti. A dare linfa ai mercati sono stati i dati macroeconomici cinesi che evidiziano, nel mese di maggio, un tasso di inflazione in aumento (ma sotto controllo) e una produzione industriale migliore delle attese. Sono visti in rialzo, dopo sei settimane di ribassi, anche i mercati europei. Oggi i ministri dell'Ecofin dovranno prendere una decisione sul secondo piano di aiuti alla Grecia il cui debito è stato ieri ulteriormente declassato (fra i bond spazzatura a livello CCC) dall'agenzia di rating S&Poor's.
La Banca del Giappone lascia i tassi a zero
Proseguendo sulla strada delle misure non ortodosse per sostenere l'economia, sulla scia del disastro dell'11 marzo, la Banca del Giappone ha deciso di espandere di 500 miliardi di yen il suo programma di prestiti volti a stimolare la crescita in settori ad alto potenziale, oltre ad allentare ulteriormente le condizioni già accomodanti a cui fornisce fondi. Al termine della riunione politica di due giorni del Comitato di politica monetaria, la BoJ ha migliorato la sua valutazione dell'economia, per la prima volta in tre mesi, ma ha conservato il tasso ufficiale - il tasso sui prestiti overnight - invariato in una gamma tra lo 0,0% -0,1 per cento.
Il governo di Tokyo approva ddl di aiuti sui risarcimenti del nucleare
Il governo giapponese ha approvato il disegno di legge che consentirà alla Tepco, il gestore della centrale di Fukushima, di provvedere ai risarcimenti dei danni causati dalla crisi nucleare, riferite a residenti e imprese. A tre mesi dalla triplice catastrofe dell'11 marzo, sono tutti da definire i tempi per di approvazione del provvedimento da parte del parlamento, visto la debolezza politica del premier Naoto Kan e le crescenti pressioni per le sue dimissioni. Il titolo Tepco, sprofondato ai minimi storici dal terremeto, è rimbalzato de 25,12%, il massimo giornaliero consentito.
Honda vede utili in calo del 65%
Lo tsunami dell'11 marzo si fa sentire sui conti delle aziende big nipponiche. Il costruttore automobilistico giapponese, Honda Motor, ha annunciato di attendersi per l'anno in corso 2011/2012 un declino del 65% degli utili netti a 195,7 miliardi di yen (1,7 miliardi di euro). Anche il giro d'affari, ha detto la società, dovrebbe contrarsi del 7 per cento.
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