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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2011 alle ore 22:15.
L'ultima modifica è del 16 giugno 2011 alle ore 08:26.

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Segnali positivi dall'economia spingono Wall Street. Le Borse europee riducono le perdite. Giù le bancheSegnali positivi dall'economia spingono Wall Street. Le Borse europee riducono le perdite. Giù le banche

Piccolo rimbalzo tecnico del petrolio al Nymex con il Wti scadenza luglio in rialzo di 14 centesimi a 94,95 dollari il barile dopo il tonfo di 4,56 dollari a 94,81 della vigilia. All'Ice di Londra i future di agosto del Brent sono saliti di 82 cents, a113,83 dollari il barile.

Tensione sui debiti sovrani
La situazione critica di Atene ha spinto il costo dei contratti derivati per assicurarsi contro il rischio di default della Grecia al nuovo livello record di 2.072 punti base. Ciò significa che per assicurarsi contro il mancato rimborso di 10 milioni di dollari di debito greco a 5 anni un creditore dovrà pagare 2,07 milioni all'anno, sborsando in 5 anni, una cifra superiore all'ammontare del debito. Secondo i dati forniti da Cma, controllata della Borsa di Chicago specializzata sul mercato otc, il livello raggiunto dai cds implica che gli investitori considerano probabile al 78,9% un fallimento della Grecia da qui a 5 anni.

Gli spread si allargano
La tensione si riflette sul mercato dei titoli di Stato. Il differenziale di rendimento tra Btp italiani decennali e Bund tedeschi sale oltre i 200 punti base, ai massimi dall'11 gennaio scorso. Lo spread del decennale portoghese schizza a un nuovo livello record di 861 punti base, mentre quello del decennale spagnolo vola a 280 punti base e quello del decennale greco sale a 1.495 punti base. Si impenna anche il rendimento del decennale spagnolo che sale al 5,71%, mentre quello del titolo greco a due anni schizza al 29,35%. Intanto il governo di Madrid ha collocato circa 2,8 miliardi di euro di obbligazioni governative con scadenza 2019 e 2026 ad un rendimento rispettivamente del 5,352% e del 6,027 per cento, in linea con quelli del mercato secondario, con una domanda due volte superiore alla richiesta.

Vendite sui bancari
A Piazza Affari pioggia di vendite sulle banche a partire da Mps che ha lasciato sul campo il 3,94% a 0,7 euro in attesa di conoscere i dettagli dell'aumento di capitale. Bpm perde il 2,79%, Banco Popolare l'1,64%, Ubi il 2,04%. Recupera Intesa (+1,4%), Unicredit cede lo 0,55%. Ribassi pesanti anche in campo assicurativo, con Fonsai -4,37% e Unipol -4,59% che ha smentitao voci di aumento di capitale e che dovrà comunque sostenere Banca Unipol, esposta per 40 milioni di euro in società legate a Vittorio Casale, arrestato dopo il fallimento di quattro società del gruppo Operae con l'accusa di bancarotta fraudolenta.

Tra gli industriali Fiat perde il 2,43%, con Fiat Industriali -3,46%, alla vigilia dei dati di maggio del mercato dell'auto europeo. In ripresa i cementi, rialzo per Ansaldo (+1,79%). Sale anche Enel (+0,98%) il cui cda ha deliberato l'emissione di obbligazioni fino a 5 miliardi di euro entro il dicembre 2012. Fuori dal paniere principale bene Rcs Mediagroup (+2,2%) dopo che la società ha confermato il piano di riassetto, considerando tuttavia inadeguate le manifestazioni di interesse finora pervenute per alcune testate in vendita. Volano del 6,99% le Rdb, festeggiando ancora il piano di salvataggio del gruppo approvato venerdì scorso dal consiglio di amministrazione. La società ha annunciato di aver ricevuto una manifestazione di interesse dalla Alias srl del gruppo Sacci, che fa capo ad Augusto Federici, azionista di Rdb con l'8,9%, per un intervento nel capitale della quotata nell'ambito di «una più generale operazione di risanamento e ristrutturazione dell'indebitamento della società». L'operazione prevede la creazione, da parte di Alias e delle banche creditrici, di una newco che sottoscriverà un aumento di capitale da 15 milioni di euro e che, post aumento, deterrà i due terzi del capitale di Rdb.

Borse asiatiche in deciso calo
Le vendite non hanno risparmiato l'Asia con la Borsa di Tokyo che ha chiuso ai minimi della seduta. L'indice Nikkei dei principali valori è calato dell'1,70% a 9.411,28 punti e il più ampio indice Topix dell'1,48% a 812,4 punti. L'indice Kospi Composite della Corea del Sud è sceso dell'1,7% e lo Shanghai Composite dell'1,2%. A Hong Kong l'indice Hang Seng è sceso dell'1,5% a 22.020,08 dopo aver segnato un nuovo minimo per il 2011 a 21,960.74, mentre l'indice australiano S&P/ASX 200 è sceso dell'1,7%, al minimo da tre mesi.

«L'Asia sta seguendo il deludente percorso delle altre borse internazionali», ha detto Shannon Briggs della Morgan Stanley. «Ci siamo rifocalizzati sul debito greco e sui dati economici degli Stati Uniti, ma la grande domanda è se gli Stati Uniti stanno andando verso una recessione "double dip" (cioè verso una nuova fase recessiva). È troppo presto per dirlo».

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