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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2011 alle ore 17:50.
L'ultima modifica è del 15 giugno 2011 alle ore 13:26.
Chiusura in deciso ribasso per le Borse europee su cui pesano ancora le incertezze per la crisi della Grecia. A Parigi il CAC 40 termina le contrattazioni lasciando sul parterre l'1,49%, il DAX 30 di Francoforte l'1,25% mentre il Ftse 100 di Londra limita le perdite allo 0,8 per cento. Guidano i ribassi i bancari (-1,83% l'indice settoriale eurostoxx). I titoli del credito soffrono il mancato accordo tra i ministri europei sul debito della Grecia che penalizza anche le quotazioni dell'euro scivolato sotto quota 1,42 dollari. Tensioni anche sul fronte obbligazionario con i decennali greci volati al record del 17,09 per cento.
Focus Piazza Affari
Male le banche, male Piazza Affari, dove il peso dei titoli del credito è più consistente che nelle altre Borse. Al termine della seduta il FTSE MIB cede il 2,16% mentre il Ftse It All Share chiude in calo del 2,09 per cento. Tra i singoli titoli le peggiori sono Ubi Banca (-5,2%) e Intesa Sanpaolo con un ribasso del 4,93%, dopo la chiusura al rialzo di ieri. Forti vendite anche per Mediobanca (-3,67%) Mediolanum (-3,6%) e Banca Mps (-3,41%). Banche in ribasso anche sugli altri listini europei. Sotto i riflettori le francesi Bnp Paribas, Société Générale e Credit Agricole dopo che in mattinata l'agenzia di rating Moody's ha annunciato che potrebbe tagliare il rating delle tre banche francesi, a causa dell'esposizione in titoli ellenici.
Wall Street in rosso
Chiusura in rosso anche per Wall Street con il Dow Jones che cede l'1,48%, il Nasdaq l'1,76% mentre l'S&P500 segna -1,74%. Tra i singoli titoli si segnala il debutto con il botto per la web radio Pandora: nel giorno della quotazione il titolo ha guadagnato il 60%.
Delude la produzione industriale americana
A frenare la seduta sono alcuni dati negativi sulla ripresa negli Stati Uniti. In primo luogo delude la produzione industriale cresciuta in maggio dello 0,1% mentre il tasso di utilizzo degli impianti si é attestato al 76,7%, invariato rispetto ad aprile (dato rivisto dal 76,9% comunicato trenta giorni fa). Le attese degli analisti erano per un incremento della produzione industriale dello 0,2% e un aumento del tasso di utilizzo degli impianti al 77%. Segnali negativi anche dall'Indice Empire State delle attività economiche nello stato di New York, sceso a maggio a -7,79 punti dai +11,88 di maggio. Il dato, tornato negativo per la prima volta da novembre, è molto peggiore delle attese degli analisti che si aspettavano un incremento a +12 punti.
Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo (+0,28%) aiutata dai dati sulle vendite al dettaglio Usa (negativi ma migliori delle previsioni) e dai guadagni dei titoli delle materie prime sulla scia dei rialzi dei prezzi delle commodity. I progressi del listino nipponico, che ieri ha beneficiato dei dati sull'inflazione cinese, sono stati comunque limitati dalla mancanza di fattori propulsivi interni, commentano gli operatori.
Ben comprata Honda Motor in rialzo del 2% circa, nonostante la casa giapponese abbia previsto un calo del 65% dell'utile operativo annuo, peggiore delle attese. Secondo gli analisti si tratta tuttavia di previsioni eccessivamente conservative.
Il ministro dell'Economia nipponico: crescita piatta nel 2011
Kaoru Yosano, ministro dell'Economia giapponese, ha suggerito mercoledì che l'economia nazionale non è destinata a crescere molto durante l'anno fiscale 2011 in seguito al terremoto dell'11 marzo. Yosano, ministro per la Politica economica e fiscale, ha detto che le previsioni del settore privato, in un rapporto pubblicato dal Cabinet Office, puntano su una crescita economica quasi piatta per l'anno fiscale in corso prima di una ripresa il prossimo anno fiscale e tali stime sono in linea con le proiezioni del governo.
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