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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2011 alle ore 19:38.
L'ultima modifica è del 28 giugno 2011 alle ore 08:30.

Christine Lagarde è il nuovo direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) e sostituirà un altro francese, Dominique Strauss-Kahn. La tradizione non scritta in base alla quale la guida del Fmi va a un europeo non si interrompe ma una novità c'è: Lagarde sarà la prima donna a guidare il Fmi da quando è stato creato, nel lontano 1944.
Il board consegna al ministro delle finanze francese un'istituzione la cui immagine è stata danneggiata dallo scandalo Strauss-Kahn. E la sua nomina arriva in un momento delicato, con la crisi del debito in Europa. Nella prima intervista rilasciata a Tf1 poco dopo l'elezione, Lagarde rivolge le prime parole alla Grecia, che in queste ore è a un bivio drammatico anche per l'eurozona: «L'opposizione deve sostenere il governo. La Grecia deve fare tutto il possibile per restare in Eurolandia». «Sono onorata della fiducia che il board ha riposto in me» afferma Lagarde che punta a seguire le orme del suo predecessore nella riforma del Fmi, che deve essere «più efficace, efficiente e legittimo. Il Fmi deve puntare a una crescita più forte e sostenibile, alla stabilità macroeconomica e a un futuro migliore per tutti». Lagarde prevede di parlare con Strauss-Kahn.
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L'Eliseo accoglie con soddisfazione la nomina: dopo Strauss-Kahn e in vista dell'uscita di Jean-Claude Trichet dalla Banca Centrale Europea (Bce), Lagarde consente alla Francia di mantenere un posto importante a livello globale, una delle cariche - secondo alcuni osservatori - più potenti al mondo. «Un'eccellente scelta» afferma il presidente della commisisone Ue, Josè Manuel Durao Barroso, che si augura di incontrare presto Lagarde a Bruxelles e di lavorare con lei sulla crisi del debito. Lagarde sarà «un direttore generale molto competente» mette in evidenza Agustin Carstens, il governatore delal banca centrale del Messico e in corso per la direzione generale.
La nomina di Lagarde, che sarà l'11 direttore generale del Fmi, segue un processo di selezione durato cinque settimane. L'incarico partirà dal prossimo 5 luglio e sarà quinquennale. Da subito vista come favorita nella corsa al Fmi, Lagarde è salita in pole position nelle ultime ore, incassando l'appoggio della Cina e degli Stati Uniti. «Il ministro Lagarde con la sua esperienza e l'eccezionale talento saprà dare al Fmi una forte leadership - mette in evidenza il segretario al Tesoro, Timothy Geithner - in un momento così critico per l'economia mondiale».
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