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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 13:46.
«Agenzie di rating piccoli oligopoli»
In una settimana segnata dalla turbolenza sui mercati, innescata da decisioni di Moody's sul debito del Portogallo, il numero uno della Bce non risparmia una stilettata. «Una piccola struttura oligopolistica non è quello che sarebbe desiderabile a livello di finanza globale» ha dichiarato. «Occorre riflettere - ha dettoTrichet - sull'importanza delle agenzie di rating a livello globale».
Trichet promuove Tremonti
Sempre sulla crisi dei debiti sovrani, Trichet ha richiamato i paesi dell'Eurozona al raggiungimento degli obiettivi di bilancio. Parlando nello specifico della manovra che il governo italiano si appresta a varare ha poi commentato: «Sono decisioni non facili da prendere, ma sono decisioni buone che vanno nella direzione giusta».
L'effetto della stretta sulle rate del mutuo
La decisione dell'istituto di Francoforte ha poi un impatto su chi sta rimborsando prestiti a tasso variabile. A tal proposito va però precisato che circa il 98% dei mutui a tasso variabile in essere in Italia è agganciato agli indici Euribor (la parte residuale è invece ricalcolta direttamente sul tasso Bce).
Proprio guardando degli indici Euribor si ha la conferma che la misura della Bce era ampiamente scontata dei mercati ed è già inglobata nelle rate che i mutuatari pagheranno dal prossimo mese. L'indice a 1 mese viaggia, infatti, a quota 1,37% mentre il trimestrale è già oltre quota 1,5% (questa mattina è stato fissato a 1,58%). Ciò significa che, oltre ad aver anticipato questa manovra della Bce, si aspettano che il trend rialzista dei tassi proseguirà nei prossi mesi.
«Questa tensione al rialzo dei tassi sul medio e lungo termine avrà quasi sicuramente delle conseguenze sulla domanda di mutui da parte di privati e famiglie. La nostra aspettativa è che l'aumento del tasso Bce spinga sempre più verso una ripresa della domanda dei mutui a tasso fisso rispetto ai mutui a tasso variabile, che nei primi 5 mesi del 2011 hanno spiegato circa il 60% delle richieste - spiega Stefano Rossini, ad di Mutui Supermarket.it -. Questo, nonostante la convenienza della rata a tasso variabile rispetto a quella a tasso fisso oggi sia ancora molto consistente. Basti pensare che per un mutuo di 100mila a 20 anni si parla di una rata mensile inferiore di circa il 20%, differenza fra 920 e 750 euro. Nonostante l'impatto sulle rate di questa manovra possa dirsi limitato -per un mutuo di 100.000 euro a 20 anni, la rata aumenta di appena 13 euro, passando da 536 a 549 euro - per molte famiglie la conferma della crescita attesa dei tassi variabili avrà un ruolo sempre più centrale nel momento della scelta del tasso del proprio mutuo».
La reazione delle piazze finanziarie
I mercati finanziari non reagiscono alla decisione della Bce, confermando di averla già archiviata nelle sedute precedenti. Piazza Affari continua a viaggiare leggermente sotto la parità, ancora una volta più debole delle altre piazze europee che invece salgono di circa mezzo punto percentuale. Sul fronto valutario l'euro scivola a 1,426 dollari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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