Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2011 alle ore 12:17.

My24

di Federica Pezzatti
È arrivato il superbollo. Non sui Suv, ma sul risparmio. Un balzello che purtroppo non colpirà solo i possessori di grandi patrimoni, ma indistintamente tutti gli investitori, in egual misura, indipendentemente dall'entità del gruzzolo messo da parte. Penalizzando dunque, all'atto pratico, soprattutto il risparmio in formazione.

Per ironia della sorte saranno proprio coloro che hanno prestato denaro allo Stato o a delle società, finanziandone lo sviluppo, ad essere colpiti (ossia chi ha puntato sui titoli di Stato, sulle obbligazioni e sulle azioni). Mentre chi ha limitato il rischio puntando su depositi di risparmio l'ha fatta franca, non essendo obbligatorio in quel caso aprire un dossier. Ma veniamo ai numeri. Il bollo sull'invio dell'estratto conto del dossier titoli passa da 34,20 euro a 120 euro l'anno. Un costo che dal 2013 salirà a 150 euro per chi ha titoli fino a 50 mila euro sul dossier, per arrivare addirittura a 380 euro annui, per depositi oltre i 50mila euro.

Ma i rincari per i risparmiatori non finiranno qui. Stando alle intenzioni contenute nel disegno di legge delega, è in arrivo anche l'aliquota unica al 20%, che verrà applicata sulle rendite finanziarie originate da tutti gli strumenti (azioni, obbligazioni, fondi, Etf, pronti contro termine e polizze), attualmente tassati al 12,5%, con l'esclusione dei titoli di Stato (BoT, CcT, CTz e BTp) che continueranno a mantenere il 12,5 per cento. Ne usciranno vincenti, invece, i conti correnti, i conti di deposito e i certificati di deposito per i quali l'aliquota passerà dall'attuale 27% al 20 per cento.

Stando alla bozza di delega saranno previste delle agevolazioni sui guadagni derivanti da «piani di risparmio a lungo termine appositamente istituiti e dalle forme di previdenza e di assistenza socio sanitaria complementare». Nei progetti del legislatore c'è l'idea di consentire uno sconto sull'aliquota applicata ai proventi realizzati da chi ha pianificato i propri investimenti in un arco temporale medio lungo (oltre i cinque anni), come avviene del resto all'estero con i plans d'epargne in Francia e dagli inglesi individual saving account. Vantaggi già in parte concessi alla previdenza complementare (oggi tassata con un'aliquota agevolata all'11%). Si tratta però ancora di intenzioni. Infatti, mentre sul superbollo i paletti sono già fissati (il provvedimento è in vigore dal 6 luglio), per quanto riguarda l'innalzamento della tassazione sulle rendite siamo ancora agli albori dell'iter legislativo: la legge delega, infatti, detta i principi generali della futura riforma. I dettagli verranno perfezionati dai decreti delegati che vedranno la luce nei prossimi mesi.

Ma come dribblare il salasso, in particolare il superbollo? Il primo suggerimento è di accentrare tutti i depositi titoli posseduti. A chi ha dossier di entità contenuta, i cui proventi non consentono di ripagare i costi di bollo e le spese, potrebbe convenire passare a un conto di deposito. Come emerge dalla tabella nella pagina a fianco ci sono offerte che per vincoli a 24 mesi offrono rendimenti netti al 2,95% (che diventerà il 3,23% quando l'aliquota sarà ridotta al 20%). Esistono poi strumenti finanziari che consentono di evitare del tutto il superbollo. Si tratta dei fondi comuni, dei pronti contro termine, dei certificati di deposito e del risparmio postale.

Polizze fuori dal dossier, ma attenzione ai costi.
Non paga il bollo sul dossier neppure chi investe in polizze Vita, prodotto di punta negli ultimi anni dell'offerta bancaria. Visti però i costi dei prodotti assicurativi, prima di puntarvi è meglio fare due conti sugli oneri da sostenere che, almeno guardando ad alcune polizze in collocamento, possono arrivare anche al 3%-5% (caricamento sui premi versati) a cui si aggiungono i costi di gestione annuali e gli eventuali costi di riscatto per uscite anticipate. Quindi per risparmiare il bollo si rischia di pagare un conto ben più salato.

Tra l'altro i prodotti assicurativi ora in collocamento, pur essendo talvolta di lungo periodo, non dovrebbero beneficiare degli sconti sull'aliquota prospettati dalla delega. Le agevolazioni sembrerebbero destinate, a nuovi piani costituiti ad hoc. Per non finire dalla padella alla brace è meglio quindi agire con molta cautela. Meglio prendere decisioni a bocce ferme, quando saranno visibili tutte le tesserine del nuovo mosaico fiscale ancora in composizione.

Commenta la notizia

TAG: Fisco

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi

Cerca Mutui

Richiedi on line il tuo mutuo e risparmia

powered by: mutui online

Cerca Prestiti

Richiedi on line il tuo prestito e risparmia

powered by: