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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2011 alle ore 14:48.

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La Consob ha deciso ieri una stretta sulle vendite allo scoperto per aumentare il tasso di trasparenza sugli scambi a Piazza Affari. E per far luce sulle forti vendite (e su eventuali conflitti di interesse) piovute nei giorni scorsi sul listino milanese, in primis sui titoli bancari. Certo è che da quel che si è potuto constatare nei primi 45 minuti odierni di contrattazioni sul listino milanese la turbolenza (e la volatilità) non si sono placate.

Qualche esempio? All'indomani della sentenza del Lodo Mondadori Cir Ord, dopo essere finito in asta di volatilità con un ribasso teorico del 9%, è stato riammesso dopo pochi minuti e viaggia in parità. In pochi minuti anche Unicredit è passata da un ribasso vicino al 3% a un rialzo del 2 per cento. Mentre Fiat Industrial ha ridotto al 2% la perdita iniziale vicina al 7%, anche in questo caso nel giro di una manciata di minuti. In questo scenario sul mercato obbligazionario il differenziale di rendimento tra BTp e Bund a 10 anni è volato a 290 punti base, il massimo da quando è stata introdotto l'euro.

Cosa sta succedendo al listino milanese? «Ci sono una serie di fattori che stanno facendo aumentare la volatilità di Piazza Affari - spiega Davide Biocchi, trading professionista, vincitore del premio Top Trader 2007 -. Quello che accade a Piazza Affari è però un riflesso della paura che arriva dal mercato obbligazionario dopo la speculazione sta prendendo di mira, in questa fase, i titoli di Stato Italiani. Lo spread tra BTp e Bund che si impenna spaventa gli investitori che vendono le azioni italiane. In particolare quelle delle banche, le più esposte in titoli di Stato italiani. I timori di un contagio dell'Italia spingono anche molti investitori istituzionali a chiudere delle posizioni long sull'azionario. A ciò va aggiunto - prosegue - un altro elemento non da poco: la carenza di liquidità in questo momento sul listino causato dai vari aumenti di capitale a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi. E poi, una piccola parte nel calderone delle motivazioni che spingono in alto la volatilità a Piazza Affari, è giocata anche dal fatto che siamo in estate, fase in cui i mercati sono generalmente meno liquidi».

Sommando queste concause si può provare a capire perché Piazza Affari nelle ultime sedute è salita sulle montagne russe. Tutto sembrerebbe partire, insomma, da un movimento di speculazione internazionale. «In questo momento il movimento speculativo si sta accanendo verso il debito pubblico italiano ma potrebbe anche spostarsi presto negli Stati Uniti, ad esempio, prima del 2 agosto (giorno di discussione del bilancio e di un eventuale aumento del tetto del debito, attualmente a 14.300 miliardi di dollari, ndr)».

Picchi speculativi a pranzo
Negli scorsi giorni «i volumi di vendita aumentavano vertiginosamente a ora di pranzo, quando in genere sono limitati. Un chiaro segnale di come fosse in atto un attacco speculativo». Spiega un gestore di una primaria banca italiana, sottolineando che «a monte di tutta questa volatilità resta sempre la crisi greca: prima l'Ue riuscirà a risolverla o a contenerla, prima i mercati si stabilizzeranno».

Focus sull'asta di giovedì
«L'Italia rimane «un elefante nella stanza che sta diventando sempre più visibile», spiegano gli analisti di Lloyds Bank Corporate Markets aggiungendo che sul mercato obbligazionario l'attenzione è rivolta all'asta di BTp italiana in agenda giovedì.

Occhio ai risultati degli stress test (attesi per venerdì)
Piazza Affari risente, inoltre, al pari delle altre piazze finanziarie europee di altri elementi di incertezza. Fra questi l'attesa per i risultati degli stress test sulle banche continentali, che dovrebbero essere resi noti venerdì. Stress test che, a differenza di quelli dello scorso anno, potrebbero essere vincolanti (secondo quanto emerge da un documento preliminare dell'Ue) ovvero obbligare gli istituti che non dovessero superare le soglie limite ad effettuare un aumento di capitale.

Rischi di contagio
Senza dimenticare che a "innervosire" i mercati potrebbe contribuire anche la notizia del vertice d'emergenza convocato dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in queste ore, prima della riunione dell'Eurogruppo di oggi a Bruxelles, ha alimentato la percezione di un situazione in peggioramento, cui contribuisce anche quanto scritto nel fine settimana dal Financial Times, secondo cui alcuni leader europei sarebbero favorevoli a un default selettivo della Grecia, al fine di riportare il debito del paese su un sentiero di sostenibilità.

«Le preoccupazioni sull'Italia dimostrano che i rischi di contagio nella zona euro stanno aumentando - spiega l'analista di Ubs, Manuel Oliveri -. La fiducia degli investitori rimane bassa e limiterà la domanda di asset denominati in euro».

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