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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2011 alle ore 15:22.

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Saranno BoT e BTp la cartina tornasole per misurare la prossima settimana il gradimento del mercato al nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia e ai poteri straordinari assegnati all'EFSF per bloccare il rischio-contagio. Il Tesoro torna a dominare il primario martedì con l'asta dei BoT a sei mesi e dei CTz per un totale di 9,5 miliardi, proseguirà mercoledì con il BTp indicizzato all'inflazione fino a 1 miliardo e chiuderà giovedì con l'offerta di BTp a tre e dieci anni e due CcT indicizzati all'Euribor per un totale massimo stimato dagli operatori di altri 9,5 miliardi. Una ventina di miliardi complessivi in tre giorni, con importi che potrebbero essere ritoccati all'ingiù rispetto alle aspettative dei traders nel caso in cui già da domani le turbolenze dovessero rimettere nel mirino i titoli italiani.

I BoT sono inappropriati per misurare il rischio-sovrano. Sono strumenti d'investimento a brevissimo termine e per questo vengono acquistati prevalentemente dalle tesorerie degli istituti finanziari, dalle banche centrali e dai fondi monetari. L'aumento del premio a rischio che gli investitori pretendono, quando l'affidabilità di un paese si deteriora, è concentrato sui titoli di Stato con scadenza tra due e cinque anni: un rialzo del rendimento del BoT riflette soprattutto le aspettative di aumento dei tassi e di strette monetarie in arrivo e in misura minore registra l'inasprimento del rischio-Stato. L'ultima asta dei BoT a 12 mesi dello scorso 12 luglio (subito dopo il venerdì nero e il lunedì nero che avevano portato lo spread BTp/Bund a livelli record all'epoca a quota 301) ha comunque risentito in maniera marcata della disaffezione, per non dire fuga, degli investitori dal rischio-Italia: i Buoni annuali, emessi in piena bufera causa il crollo di fiducia nell'euro e nell'eurozona, hanno registrato un rialzo violento in asta, dell'1,53%, con un tasso d'interesse in assegnazione al 3,67% contro il 2,147% del mese precedente.

I BoT semestrali programmati in offerta per 7,5 miliardi il prossimo martedì, contro gli 8,8 in scadenza, potrebbero fare emergere al contrario un allentamento delle tensioni sul rischio-Italia all'indomani delle decisioni assunte dal vertice europeo dello scorso giovedì sul nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia (109 miliardi di denaro pubblico e 50 miliardi di denaro privato) e sul potenziamento del veicolo Efsf per mantenere la stabilità e fermare il contagio. Ma non è da escludersi, al tempo stesso, che la prossima asta dei BoT continui a soffrire a causa delle perduranti incertezze sulle modalità del coinvolgimento dei privati nella ristrutturazione del debito greco e del rafforzamento dell'Efsf. Se da un lato le decisioni del Consiglio europeo sono andate «nella giusta direzione», secondo gli addetti ai lavori «non sono andate abbastanza lontane» e «non sono sufficienti per fare dormire sonni tranquilli». Le banche europee che detengono i titoli di stato greci dovranno accollarsi perdite in bilancio di qualche entità e le agenzie di rating sanciranno il selective o restricted default su Grecia o bond greci: questi due eventi sono ora certi e altrettanto certamente avranno un effetto destabilizzante per i mercati. I tassi monetari potrebbero salire proprio a causa di questi timori, facendo lievitare il rendimento dei prossimi BoT semestrali in asta.

Sarà il BTp a dieci anni in offerta il prossimo giovedì, tuttavia, a fornire l'indicazione più attendibile sugli umori del mercato post-vertice europeo. Lo spread BTp/Bund si è ampliato velocemente da 200 a 350 centesimi, quando il rischio-Italia è stato contagiato dalla crisi della Grecia e dell'euro. La decisione di consentire all'Efsf l'acquisto di titoli di Stato sul secondario e l'erogazione di prestiti ai paesi in crisi liquidità per abbattere il costo della raccolta e per ricapitalizzare le banche ha riportato altrettanto velocemente il gap BTp/Bund a quota 260 centesimi (2,6%). Il BTp decennale al picco della turbolenza rendeva il 6%, lo scorso venerdì ha chiuso al 5,44 per cento. Ma al mercato servono adesso, e in gran fretta, i dettagli su tempi e modalità della partecipazione dei privati al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia e del potenziamento dell'Efsf. Senza una tabella di marcia sui prossimi passi e in assenza di certezze sulle misure anti-contagio, la tendenza dello spread BTp/Bund nel breve termine potrebbe invertire la rotta, passando dal restringimento all'allargamento.

isabella.bufacchi@ilsole24ore.com

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