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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2011 alle ore 16:55.
L'ultima modifica è del 16 settembre 2011 alle ore 13:19.
Bene la manovra italiana
Fiducia manifestata anche per la Manovra di aggiustamento dei conti pubblici italiani presentata dal ministro Tremonti prima dell'inizio dei lavori dell'Eurogruppo. Juncker ha sottolineato che le autorità italiane hanno «fatto il possibile e approvato misure di cui siamo soddisfatti».
«Chiari segni di rallentamento globale»
Il presidente dell'Eurogruppo ha detto che ci sono chiari segnali di rallentamento dell'economia e, che nello stesso tempo, aumentano le tensioni sui mercati finanziari. Un problema, ha incalzato il commissario europeo agli Affari monetari, Olli Rehn, che l'Europa è chiamata ad «affrontare con una determinazione più forte che mai».
Geithner, Ue e Usa lavorino insieme contro sfide economia globale
Sull'Europa e - sulla sua crisi debitoria - si è espresso anche Timothy Geithner. il segretario Usa al Tesoro - che ha partecipato, fatto inusuale, alla prima fase dei lavori dell'Eurogruppo - ha detto che i politici e i banchieri europei hanno la capacità di contenere la crisi del debito, ma devono «decidere di farlo». Geithner ha invitato gli europei a smetterla di parlare di «smantellamento» dell'euro e soprattutto di litigare: «È un peccato constatare che esiste un conflitto tra i governi e la Banca centrale europea: dovrebbero lavorare assieme per evitare dei rischi catastrofici per i mercati finanziari». Geithner ha ribadito che gli Usa sono molto interessati a quanto sta accadendo in Europa: «Non vogliamo che l'Europa si indebolisca in una crisi prolungata e continueremo a fare qualsiasi cosa per aiutarla a gestire queste sfide». Geithner ha inoltre affermato che per far fronte alle nuove sfide dell'economia globale, Unione europea e Stati Uniti devono lavorare insieme in modo ravvicinato.
Osborne (GB):riconoscere la gravità della situazione
Sui lavori dell'eurozona è intervenuto anche il cancelliere dello scacchiere britannico, George Osborne. Parlando a Manchester prima di partire per la Polonia, Osborne ha detto che dalla riunione dell'Ecofin deve venire «un chiaro segnale che riconoscono la gravità della situazione». Osborne ha aggiunto: «Il tempo stringe. L'Eurozona deve adesso porre in atto il prima possibile l'accordo del 21 luglio, risolvere l'ncertezza riguardo alla Grecia, precisare come intendono attuare l'impegno preso al G7 della scorsa settimana di «prendere tutte le azioni necessarie per assicurare la solidità deii sistemi bancari e dei mercati finanziari». Osborne ha aggiunto che un euro forte è «massicciamente nell'interesse della Gran Bretagna».
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