Tempi rapidi per il salvataggio del gruppo bancario Dexia. Il ministro delle Finanze francese Francois Baroin annuncia un piano entro giovedì. «Dovrebbe essere trovata una soluzione domani» - ha detto questa mattina Baroin ai microfoni della locale radio RTL. «E' indiscutibile» che «la banca non resterà così com'è». Si va verso lo scorporo della tradizionale attività di finanziamento agli enti locali e la nazionalizzazione delle attività in Belgio. Alla borsa di Bruxelles il titolo Dexia segna un recupero del 7% a 1,08 euro a metà giornata (dopo il tonfo del 22% della vigilia) per un valore di mercato di 1,9 miliardi di euro.

Le Casse di riparmio francesi
Baroin ha precisato a RTL che «l'opzione più seria in discussione» è che la casse di risparmio francesi cioe CdC (Caisse des Depots & Consignations) e La Banque Postale rilevino le attività di finanziamento agli enti locali. Ma questo salvataggio, ha voluto precisare il ministro, non aumenterà il debito statale.

Il governo belga
A Bruxelles, il premier uscente Yves Leterme ha prospettato invece la nazionalizzazione della banca dai microfoni della belga Radio1: «Una delle possibilità di consolidare Dexia Bank Belgium è, ad un certo punto, assicurare che venga presa dal governo». Anche Leterme ha voluto rassicurare sul fatto che le garanzie statali fornite a Dexia non rappresentano un rischio per il paese e che l'impatto sul debito pubblico sarà «piuttosto limitato».

Le Banche centrali forniranno la liquidità necessaria
Anche il Governatore della Banca di Francia, Christian Noyer, è intervenuto sul caso Dexia, prima vittima della crisi del debito dell'Eurozona, dichiarando a Europe 1 che le banche centrali belga e francese garantiranno a Dexia «tutta la liquidità necessaria». Un messaggio che dovrebbe rassicurare i depositanti belgi che ieri, secondo il quotidiano De Tijd, avrebbero ritirato dalle varie filiali 300 milioni di euro, su 80 miliardi circa di depositi detenuti da Dexia Belgio.

Non è a rischio la tripla A della Francia
In una precedente intervista alla stessa Europe1, l'ex premier francese e deputato socialista Laurent Fabius ha avvertito che il dossier Dexia può mettere a rischio il rating tripla A del Paese. E' uno scenario «eccessivo e inesatto» - ha replicato il governatore Noyer, sottolineando che «Belgio e Francia mettono molti meno soldi in questa operazione di quanto ha fatto l'Inghilterra con Royal Bank of Scotland». Per Noyer Dexia «é un caso particolare» e le banche europee e francesi sono in ottima salute rispetto alle loro omologhe inglesi e americane.

Ma i Cds del Belgio volano a livello record
L'effetto Dexia ha comunque aumentato la percezione del rischio sovrano in Belgio come mostrano i credit default swaps (i costi per assicurarsi contro il rischio di insolvenza) che hanno segnato oggi un nuovo record balzando sulla scadenza quinquennale a 313 punti base, sei punti sopra il livello già record della vigilia. In crescita anche i rendimenti decennali belgi al 3,95% con un incremento di 13 punti base. Si amplia anche il differenziale tra titoli di stato decennali belgi e tedeschi che risale a 220 punti base, sui massimi da tre settimane.

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