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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2011 alle ore 12:54.

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Il rally dei titoli tecnologici spinge Wall Street a chiudere in rialzo. Al termine delle contrattazioni il Dow jones segna un rialzo dello 0,89%, mentre il Nasdaq avanza del 2,35% e l'S&P500 dell'1,29 per cento. A infondere ottimismo è stata la trimestrale di Caterpillar (+5%) che ha visto aumentare le sue vendite del 31% nel terzo trimestre nonostante il rallentamento delle costruzioni negli Stati Uniti e in Europa. Brillante poi la performance dell'indice tecnologico con gli operatori che scommettono nella ripresa delle fusioni e acquisizioni dopo la maxi acquisizione messa a segno da Oracle che si è aggiudicata per 1,5 miliardi di dollari RightNow Technologies.

La seduta in Europa
Chiusura in rialzo anche per le principali piazze europee dopo una mattinata volatile. A Parigi il CAC 40 guadagna l'1,55%, mentre a Londra l'indice FT-SE 100 sale dell'1,07 per cento. Brillante anche il DAX 30 di Francoforte (+1,41%) mentre a Piazza Affari, in rosso a metà seduta, FTSE MIB e FTSE IT All Share guadagnano rispettivamente lo 0,72 e lo 0,71 per cento. Si fa sempre più vicino intanto l'accordo per una ristrutturazione pesante dei titoli greci attraverso un haircut, taglio del valore nominale, intorno al 50 per cento. La notizia pesa soprattutto sulla borsa di Atene dove le banche locali, le più esposte, crollano in vista di pesanti svalutazioni. Gli indici cedono oltre il 4 per cento.

andamento titoli

Spread in tensione ed euro stabile
Il pressing europeo sull'Italia, con l'ultimatum ad attuare le riforme per contenere il debito e favorire la crescita, pesa sull'andamento dei nostri titoli pubblici. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali tocca quota 390 punti base (alla chiusura di venerdì era a 379). L'impennata dello spread è causata anche del rafforzamento dei titoli tedeschi. Il rendimento del BTp decennale è tornato comunque sopra il 5,90%. In tensione anche lo spread della Francia risalito rispetto al Bund sopra i 115 punti base.

Focus Piazza Affari
A Piazza Affari le vendite colpiscono soprattutto Banca Popolare di Milano. Il titolo cede il 3,35% euro dopo un iniziale rimbalzo. Sabato scorso l'assemblea dei soci ha nominato nuovo presidente Annunziata, il candidato proposto dalla lista Amici della Bpm e sostenuto anche da Fisac Cgil e Uilca, oltre che dal fondo di Andrea Bonomi, Investindustrial. È uscita invece sconfitta la lista di Marcello Messori, sponsorizzata da Fabi e Fiba Cisl e che aveva come candidato Matteo Arpe. La lista degli Amici nominerà 11 consiglieri su 19. Oggi è stata resa nota la lettera che Bankitalia ha inviato all'ex presidente Massimo Ponzellini, nella quale richiedeva discontinuità nella gestione.

Pesante Edison, sospesa dalle contrattazioni e poi rientrata con un ribasso del 9%, poi ridotto in chiusura a (-5,96%) nel giorno in cui i soci francesi di Edf hanno presentato una proposta per il riassetto chiedendo alla Consob «l'esezione da ogni obbligo di lanciare un'Opa residuale su azioni Edison».

Voci di riassetto, corre Impregilo
Rally per Impregilo (+6,89%) che svetta sul paniere Ftse Mib. Il titolo, in grande spolvero dalla mattinata, è stato anche sospeso in asta di volatilità. Oltre la media il volume degli scambi, con più di 5,1 milioni di pezzi passati finora di mano contro una media giornaliera di 5,2 milioni. Le attese sono tutte rivolte a quelle che saranno le prossime messe di Salini, il costruttore romano che ha recentamente rastrellato l'8,13% del capitale della società e, secondo alcune voci, è pronto a salire ancora. Cruciale resta la scadenza di marzo 2012, quando scadrà il patto di sindacato tra le famiglie Ligresti, Benetton e Gavio che insieme detengono in Igli il 29,8% di Impregilo: se i primi sarebbero pronti a uscire dalla partita, un'eventuale crescita di Salini non sarebbe invece accettata di buon grado, secondo indiscrezioni di stampa, da Gavio e Benetton.

Tokyo e le Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo vola alla prova dei mercati dopo il summit Ue sulla crisi del debito e termina gli scambi sui massimi. L'indice Nikkei guadagna l'1,9% a 8.843,98 punti (+165,09 punti), grazie ai progressi nella gestione dell'emergenza, anche se la forza della yen ha frenato il listino. A Bruxelles, i leader Ue hanno convenuto sulla necessità di ricapitalizzare le banche dell'Eurozona e di rafforzare il Fondo salva-Stati, e in attesa del pacchetto finale di misure del vertice di mercoledì, hanno lanciato un ultimatum all'Italia sulle misure per rilanciare lo sviluppo e ridurre il debito.

Le principali borse dell'area Asia-Pacifico sono tutte positive: Hong Kong +4,14%; Shanghai +2,3%; Taiwan +2,9% ; Seul +3%; Sidney +2,7%; Singapore +2% (seduta in corso); Mumbai +1,7% (seduta in corso) ; Kuala Lumpur +1,3%; Bangkok chiusa; Giakarta +2,2% (seduta in corso).

Cina risale sale l'indice Pmi
Ad alimentare l'ottimismo ha contribuito anche la ripresa dell'attività manifatturiera in Cina segnalata dall'aumento dell'indice Pmi calcolato da Hsbc che a ottobre si attesta ai massimi da cinque mesi a 51 punti dai 48,9 di settembre. Erano tre mesi che l'indice era sotto la linea i 50 punti, linea di demarcazione tra espansione e contrazione economica. Segnali macroenonomici positivi anche dal Giappone che a settembre ha riportato in attivo la bilancia commerciale (300,4 miliardi di yen) grazie all'aumento superiore al previsto dell'export (+2,4% annuale) e inferiore al previsto dell'import (+12,1%).

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