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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2011 alle ore 14:06.

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BTp alle stelle nel giorno di Ognissanti. Il rendimento dei titoli decennali scambiati sul mercato secondario è balzato al 6,31%, sui massimi dall'introduzione dell'euro, portando lo spread (differenziale) con il rendimento del Bund al picco di 459 punti base. A far traboccare il vaso è stata la decisione del premier della Grecia, George Papandreu, di indire un referendum sul secondo piano di salvataggio. Questa notizia - che i mercati leggono come la volontà della Grecia di fallire piuttosto che assoggettarsi alle rigidissime misure d'austerity imposte dall'Unione europea - getta nuove ombre sulla crisi dei debiti sovrani e sull'impianto stesso del Trattato dell'Unione europea. Anche per questo motivo sul mercato obbligazionario piovono vendite sui BTp, su tutte le scadenze. In una giornata in cui cadono anche le Borse e i prezzi delle materie prime.

Italia anello debito Ue
«I mercati aspettavano una notizia per vendere dopo giorni di ipercomprato con l'S&P 500 salito di 20 punti - spiega Nicolò Nunziata di Jc&Associati -. E oggi è arrivata una notizia assolutamente non banale, del referendum greco, seguita alla bancarotta di Mf Global. Per questo motivo ci sono forti vendite. L'Italia, anello debole dell'Europa dato che al momento non sono state annunciate le riforme chieste dall'Ue, è quella che paga di più questo delicato momento paneruopeo».

Spread BTp-Bund a 5 anni a 500 punti
Segnale di ulteriore tensione è che lo spread sui titoli con scadenza a 5 anni ha raggiunto quota 500 punti, come a dire che i mercati percepiscono un rischio maggiore nel breve-medio periodo (5 anni) che nel lungo (10 anni) sulla capacità dell'Italia di rimborsare i titoli di Stato. Titoli che per oltre la metà sono in mano a investitori e risparmiatori italiani.

Che fare in questa controversa fase? Restare alla finestra oppure prendere una posizione?

Rendimenti BTp non lontani dai titoli irlandesi
«In queste ultime ore circola sui mercati la preoccupazione che l'Italia possa fallire, a cascata, qualora la Grecia fallisca ed esca dall'euro innescando un circolo vizioso sui Paesi dell'area più indebitati - spiega Angelo Drusiani di Albertini Syz -. Addirittura i titoli italiani sono vicini a quelli irlandesi. I BTp a 10 anni rendono il 6,3%, i governativi di Dublino sono al 7,9%».

«A questo punto - spiega Nunziata - l'Italia deve dare una direzione ai mercati. Se vuole compiere le riforme strutturali come sta facendo l'Irlanda dopo aver ricevuto il pacchetto di salvataggio Ue (riforme premiate dal mercato dato che i governativi a 10 anni qualche mese fa viaggiavano oltre il 10%, ndr). Oppure se vuole temporeggiare, come sta facendo la Grecia, con i gravissimi rischi che ne seguirebbero. Credo che indipendentemente da come si uscirà dalla crisi si sta verificando un trasferimento di potere economico e quindi politico dagli industrializzati agli emergenti».

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