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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 13:52.

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Intesa Sanpaolo chiude il terzo trimestre con 527 milioni di utile netto in crescita del 3,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Lo si legge in una nota della banca. Il risultato dei primi 9 mesi dell'anno è pari a 1,92 miliardi di euro (-12,3% rispetto allo stesso periodo del 2010). Il coefficente patrimoniale Core Tier 1 si è attestato al 10,2% anche grazie all'aumento di capitale da 5 miliardi varato lo scorso aprile.

Per questo l'autorità bancaria europea ha recenemente ritenuto adeguata la solidità dell'istituto di credito. L'altra big UniCredit dovrà invece raccogliere 7,38 miliardi di euro e sta studiando un aumento di capitale.

andamento titoli

I proventi operativi netti sono stati pari a 12.520 milioni di euro (+1,5%) con interessi netti per 7.239 milioni (-0,7%). Le commissioni nette sono rimaste sostanzialmente invariate a 4.127 milioni. Nel terzo trimestre l'utile netto è sceso del 28,9% rispetto ai tre mesi precedenti a 527 milioni. I proventi operativi netti sono scesi del 15,8% a 3.800 milioni (-6,7% rispetto al terzo trimestre 2010).

Per quanto riguarda l'esercizio in corso «si ritiene che il Gruppo Intesa Sanpaolo nel 2011 possa registrare un andamento coerente con il Piano di Impresa 2011-2013/2015, che si pone l'obiettivo prioritario di garantire una redditività sostenibile nel medio periodo, sviluppando l'attività fondata sulla relazione di lungo periodo con la clientela, calibrando controllo dei costi e investimenti, presidiando la qualità del credito e rafforzando la liquidità e la patrimonializzazione».

Il portafoglio titoli di proprietà di Intesa Sanpaolo a fine settembre includeva titoli governativi greci per 586 milioni (compreso un titolo Hellenic Railways garantito dallo Stato) dopo una svalutazione complessiva pari a circa il 45% del valore nominale. Il portafoglio di titoli governativi irlandesi ammontava a 251 milioni e quello di titoli portoghesi a 45 milioni. Lo scrive il gruppo presentando i risultati al 30 settembre e precisando che, per quanto riguarda i titoli governativi greci: la componente con scadenza entro il 2020 - oggetto del piano internazionale di scambio volontario dello scorso luglio - ammontava a 78 milioni, dopo una svalutazione per 34 milioni e l'attribuzione alle gestioni separate assicurative di circa 28 milioni di oneri, mentre la componente con scadenza oltre tale data ammontava a 368 milioni, dopo una svalutazione per 498 milioni e l'attribuzione alle gestioni separate assicurative di circa 89 milioni di oneri. Il titolo Hellenic Railways ammontava in portafoglio a 140 milioni, dopo una svalutazione di 85 milioni. Il gruppo a fine settembre presenta inoltre un'esposizione lorda e netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività Us Subprime per 27 milioni di euro.

«Possiamo confermare la politica di dividendo» ha detto il Ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, in apertura della presentazione dei risultati del terzo trimestre agli analisti.

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