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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2011 alle ore 22:10.
L'ultima modifica è del 11 novembre 2011 alle ore 08:40.

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andamento titoli

Rally Bpm a Piazza Affari
A Piazza Affari rally per il titolo Bpm. Le azioni aprono deboli dopo l'inchiesta sull'ex numero uno Massimo Ponzellini e il dimezzamento degli utili certificato dalla trimestrale. A metà seduta però il titolo allunga arrivando a guadagnare oltre l'11%. Il rialzo in Borsa, spiegano gli operatori é da collegare alla partita dell'aumento di capitale. Quella di oggi è l'ultima seduta per la negoziazione in Borsa dei diritti di opzione ed è quindi occasione per molti investitori di posizionarsi sul titolo. Dopo un crollo quasi ininterrotto nelle ultime due settimane, il diritto ora sale del 21,33% a 0,0273 euro. Sottoscrivere una nuova azione comprando il diritto costa ora 0,305 euro, prezzo che implica uno sconto del 19% rispetto ai corsi di Borsa.

Principale indiziato tra gli investitori in azione su Bpm è Andrea Bonomi. Il presidente del consiglio di gestione ha interrotto venerdì scorso al 5,77% la propria salita nel capitale Bpm verso l'obiettivo dichiarato del 9,9%. «Non stiamo operando sul mercato e riprenderemo solo quando la trimestrale sarà resa nota, in modo da agire in totale trasparenza», aveva spiegato Bonomi. I conti sono stati annunciati ieri e quindi adesso il finanziere ha mani libere per operare su titoli e diritti.

Tra i bancari in netto rialzo anche Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Nel resto del listino chiude in netto rialzo il titolo Telecom Italia. Le azioni beneficiano dei conti che hanno mostrato un balzo degli utili nel terzo trimestre e una riduzione dell'indebitamento. Brillante anche Impregilo. In mattinata la società ha comunicato che la controllata Cociv ha chiuso con Rfi (del gruppo Ferrovie dello Stato) il contratto per lavori del Terzo Valico ferroviario dei Giovi nella linea alta velocità Milano-Genova. Il valore totale delle opere e dei lavori contrattualizzati è pari a circa 4,8 miliardi di euro.

Focus sulla prossima settimana
Saranno i primi passi dei nuovi esecutivi di Italia e Grecia a dominare l'attenzione dei mercati finanziari nel corso dei prossimi giorni. L'uscita di scena di Georges Papandreou in Grecia, e di Silvio Berlusconi (a ore) in Italia, ha infatti permesso di levare quella cortina di incertezza che ormai da tempo gravava sulle sorti dell'eurozona e dai nuovi governi ci si attende un rinnovato impegno a onorare gli impegni presi nei mesi scorsi a Bruxelles. Se in Grecia la nomina dell'ex vicepresidente della Bce Lucas Papademos sembra rappresentare una garanzia di continuità con gli impegni presi dal precedente governo (grazie anche alla riconferma di Venizelos alle finanze), in Italia si attendono i nuovi sviluppi previsti per il weekend. Ma non ci sono dubbi che i mercati abbiano reagito positivamente al cambio di guardia preannunciato a Palazzo Chigi: lo spread, salito a un massimo di 575 punti, chiude la settimana in ribasso di oltre 100 punti dal picco mentre i rendimenti sui btp decennali sono tornati sotto il 6,5% dopo aver sfondato anche quota 7%.

La prossima settimana sarà dunque dominata dalle notizie che giungeranno dalle scene politiche di Roma e Atene ma l'ottava si preannuncia alquanto interessante anche sul fronte della macroeconomia. Particolarmente nutrito il calendario sul fronte americano: dopo un lunedì privo di appuntamenti di rilievo, si inizierà martedì con i prezzi alla produzione di ottobre oltre che con le vendite al dettaglio relative allo stesso mese e l'indice Empire di New York già relativo a novembre.

Mercoledì saranno invece di scena i prezzi al consumo di ottobre, le statistiche sugli acquisti netti di Treasury per settembre e la produzione industriale di ottobre mentre giovedì, oltre alle consuete richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, verranno resi noti i dati di ottobre sui nuovi cantieri e permessi edilizi. Venerdì infine chiusura con il superindice di ottobre. Sul versante europeo da segnalare lunedì la produzione industriale nell'eurozona in settembre e martedì i dati sulla crescita dei pil nazionali oltre l'indagine Zew sull'economic sentiment in Germania in novembre. Mercoledì prezzi al consumo nell'eurozona in ottobre e giovedì vendite al dettaglio nel Regno Unito. Venerdì infine riflettori accesi sui prezzi alla produzione in Germania in ottobre.

Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione pressoché invariata venerdì mentre gli investitori rimangono cauti a causa della crisi del debito in Europa, nonostante si vada verso la formazione di governi di unità nazionale sia in Grecia che in Italia. In chiusura, l'indice Nikkei dei 225 blue chip ha guadagnato lo 0,16% a 8514,47 punti. Il più ampio indice Topix è salito a sua volta dello 0,16% a 729,13 punti. L'attività é rimasta bassa.

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