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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2011 alle ore 15:07.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2011 alle ore 08:36.

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Le principali piazze europee peggiorano nell'ultima parte di seduta e chiudono in forte ribasso. Maglia nera per Parigi che cede oltre tre punti percentuali (-3,33%). Pesante anche Piazza Affari con gli indici che segnano un calo di oltre due punti e mezzo percentuali (-2,84%). Ribassi più contenuti per Francoforte (-1,72%) e Madrid (-1,75%).

Negativa Wall Street
I timori collegati alla crisi europea e allo scenario economico sempre più cupo hanno pesato anche Wall Street con gli indici in rosso di oltre un punto percentuale. Nel finale il Dow Jones perde l'1,1% a 11.823.48 punti; il Nasdaq l'1,5% a 2.539,31 punti e lo S&P 500 l'1,1% a 1.211,82 punti. La crisi debitoria in Europa preoccupa molto il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. A riferirlo è stato il senatore repubblicano Orrin Hatch, che ha parlato oggi dopo un incontro riservato tra il banchiere centrale e un gruppo di senatori e deputati repubblicani.

andamento titoli

Giù petrolio e oro
In forte ribasso anche il petrolio e l'oro che hanno accusato la più ampia perdita giornaliera da fine settembre. Il metallo giallo ha ceduto il 4,6% a 1.586,90 dollari mettendo a segno il ribasso peggiore dalla fine di settembre e la prima chiusura sotto quota 1.600 dollari dallo stesso mese. Sul fronte petrolio, il Brent ha perso il 4% (o 4,48 dollari) ed è finito a 105,02 dollari il barile, mentre al Nymex il Wti di gennaio è sceso del 5,1% (o 5,13 dollari) a 95,01 dollari il barile.

Vendite pesanti sulle "big bank" francesi
La piazza francese soffre le indiscrezioni riportate settimanale satirico Le Canard Enchaine che ha riferito di un colloquio tra il presidente Sarkozy e il suo staff. Parlando con i suoi fedelissimi quest'ultimo avrebbe dato per scontata la perdita della tripla A per Parigi. Ha rincarato la dose il ministro degli esteri Alain Juppé. «La perdita del rating tripla A sul debito sovrano - ha detto in un'intervista - non sarebbe una tragedia». Le banche francesi, che detengono la gran parte dei titoli francesi, sono bersagliate dalle vendite. Soprattutto le "big" Societe Generale, Credit Agricole e Bnp Paribasrecentemente declassate dall'agenzia di rating Moody's. Al termine degli scambi segnano ribassi del 7,99, del 6,65 e del 5,42 per cento rispettivamente.

Incertezza sull'accordo Ue
A pesare sulle contrattazioni in Europa resta comunque il clima di incertezza dopo l'accordo europeo sull'unione fiscale che - ha ricordato lo stesso presidente Ue Barroso - non ha tranquillizzato nel breve termine i mercati. In giornata peraltro è arrivata la nuova chiusura da parte della cancelliera Angela Merkel all'ampliamento del fondo salva stati e agli eurobond.

L'asta BTp
I mercati azionari hanno ignorato il buon esito dell'asta di BTp a 5 anni con rendimenti al top da giugno 1997 (6,47%) ma inferiori rispetto a quelli di BTp di pari scadenza sul mercato secondario. Un'asta che, peraltro ha riscontrato una domanda (4,25 mliardi) nettamente superiore al massimo (3 miliardi) della forchetta (2-3 milardi). Buona domanda anche per l'asta tedesca di Shatz a 2 anni, piazzati a un rendimento dello 0,29%, il livello più basso dall'introduzione dell'euro.

Spread
Corre lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti che si attesta oltre i 480 punti (in rialzo rispetto alla chiusura di ieri a 465,7 punti). Sui debiti italiani pesa anche una «questione tecnica», dovuta appunto al cambio del benchmark, come anticipato in un comunicato diffuso ieri dal ministero del Tesoro. «Il BTp a marzo 2022 (nuovo riferimento ndr.) è un po' più lungo come scadenza rispetto al settembre 2021 e un po' meno liquido, perché la quantità emessa finora è più bassa».

Euro ai minimi da gennaio
Torna ad indeboliris l'euro, finendo per infrangere al ribasso la soglia psicologica di 1,30 dollari. La valuta unica è scesa fino a 1,2943 dollari, dopo un picco mattutino a 1,3064 dollari e alla chiusura di Wall Street a tarda serata era scambiata a 1,2892 dollari.

Focus Asia
Chiusura in lieve flessione per la Borsa di Tokyo, penalizzata dal rafforzamento dello yen. L'indice Nikkei archivia la seduta con un ribasso dello 0,39% a 8.519,13 punti. Hong Kong, Seul e Bombay viaggiano pressoché invariate. Shanghai è invece in ribasso dell'1%.

www.twitter.com/vitolops

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