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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2011 alle ore 11:00.
L'ultima modifica è del 27 dicembre 2011 alle ore 08:17.
Chiusura in negativo per piazza Affari, con gli indici penalizzati dall'andamento dello spread tra i rendimenti di Btp e Bund, tornato sopra i 500 punti. In un contesto di bassi scambi, da clima festivo, l'indice Ftse Mib ha terminato in calo dell'0,99% a 14.924,01 punti, mentre il Ftse All Share ha ceduto lo 0,85% a 15.675,77 punti.
Pesanti i titoli bancari. Unicredit ha perso il 4,8% nel giorno del raggruppamento delle azioni, tra i titoli peggiori anche Mediobanca (-4,84%). In netto calo pure Bpm (-4,21%), Bper (-3,52%), Banco Popolare (-2,76%), Intesa Sanpaolo (-2,37%), Mps (-2,29%) e Ubi Banca (-2,26%).
Bene Finmeccanica e Impregilo. Tra gli energetici, bene A2a dopo l'accordo di massima con Edf sulla riorganizzazione di Edison. Poco mosse Enel ed Eni. Fuori dal Ftse Mib, in profondo rosso Fonsai, Milano assicurazioni, e Premafin.
Fiacche anche le Borse europee
Il Dax di Francoforte avanza dello 0,18% 5.889,76 punti, mentre il Cac 40 di Parigi cresce dello 0,03% 3.103,11 punti, l'Ibex cede lo 0,15% a 8.529,6 punti.
New York apre in calo e poi recupera
Wall Street, partita in calo, ha girato in positivo dopo la diffusione dell'indice della fiducia dei consumatori del Conference Board, salito in dicembre oltre le attese. Il Dow guadagna lo 0,19% e il Nasdaq lo 0,35%.
Lo spread resta sopra a 500 punti
Resta intanto alta la tensione sul mercato dei titoli di Stato, con lo spread BTp-Bund che apre ancora sopra la soglia dei 500 per chiudere poi a quota 507,7. La piattaforma Bloomberg indica che il differenziale ha toccato un massimo di 520 punti, con un rendimento per il decennale italiano al di sopra del 7%. Venerdì 23 aveva chiuso a 502 punti e un rendimento del 6,98%.
Depositi record presso la Bce
Nuovo record storico per i depositi overnight presso lo sportello Bce. Le banche vi hanno infatti parcheggiato complessivamente 411,8 miliardi, contro i 347 miliardi di giovedì scorso, a riprova del persistere delle tensioni sul mercato interbancario. Gli istituti preferiscono infatti ricorrere allo sportello Bce, pur remunerato soltanto allo 0,25%, piuttosto che prestarsi fondi tra loro a tassi più elevati. Il precedente top storico risaliva al giugno 2010 e si attestava a 384,3 miliardi. Stabili i costosi prestiti overnight chiesti allo sportello marginale Bce, sottoposti a un tasso dell'1,75%: sono risultati pari a 6,1 miliardi contro i 6,3 miliardi di giovedì.
Pronti contro termine, 145 miliardi sul mercato
La Bce ha inoltre immesso sul mercato - nell'ambito dell'odierna asta di routine di pronti contro termine - effetti per 144,755 miliardi di euro (169,024 miliardi in quella della scorsa settimana). L'operazione, cui hanno partecipato 171 istituti di credito (146 nell'asta del 20 dicembre), é stata effettuata al tasso fisso dell'1%.
Le aste del Tesoro
Questa settimana il Tesoro italiano testerà i mercati con una emissione di nove miliardi di Bot semestrali e due miliardi di Ctz domani, seguita il giorno dopo da un'asta di Btp e Cct per un importo complessivo tra i 5 e gli 8,5 miliardi. In totale via XX Settembre punta a raccogliere circa 20 miliardi di euro. Questo è solo il preludio di ciò che aspetta l'Italia l'anno prossimo, quando dovrà rimborsare oltre 300 miliardi di titoli di Stato. Le prove più dure sono rappresentate dalle scadenze di febbraio e marzo che sfiorano i 100 miliardi di euro, rispettivamente 53 e 45 miliardi.
Euro stabile
Dollaro sostanzialmente stabile contro l'euro in apertura di contrattazioni sul mercato europeo dei cambi, dove il biglietto verde passa di mano a 1,3074, in linea con la chiusura americana di Wall Street venerdì 23 (1,3041).
Tokyo perde mezzo punto
Chiusura di segno negativo per la Borsa di Tokyo, al termine di una seduta caratterizzata da attività modesta a causa del clima festivo che si respira ancora sulle piazze mondiali. L'indice di riferimento, il Nikkei-225 ha concluso a 8.440,56 punti, in calo dello 0,46 per cento. Il volume alla fine della giornata é risultato di appena 807,17 milioni di pezzi, due volte e mezzo inferiore a una seduta normale.
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