Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2012 alle ore 17:35.
L'ultima modifica è del 17 gennaio 2012 alle ore 08:16.

Wall Street chiude in rialzo (ma in calo rispetto ai massimi di giornata) sulla scia delle migliori prospettive di crescita cinesi. Il Dow Jones in chiusura guadagna lo 0,48% il Nasdaq avanza dello 0,64% e lo S&P 500 sale dello 0,35%. Per quanto riguarda le valute, l'euro cresce a 1,2722 dollari, mentre il biglietto verde cresce a 76,837 yen.
Chiusura positiva per le Borse europee
A Piazza Affari gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share terminano la seduta in rialzo rispettivamente dello 0,42 e lo 0,55 per cento. Guadagni più sostenuti per Parigi (+1,4%) e Francoforte (+1,82%). A sostenere i listini contribuiscono le parole di ieri del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi che, secondo un report di Citi, «rendono chiaro» che l'Eurotower «è pronta ad agire tagliando i tassi d'interesse e introducendo nuove misure non-standard se la situazione nell'Eurozona dovesse peggiorare ulteriormente».
Delude la trimestrale Citigroup
Resta in rialzo Wall Street nonostante la trimestrale deludente di Citigroup. Il colosso bancario americano ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto di 1,17 miliardi di dollari contro gli 1,31 miliardi dell'analogo periodo nello scorso anno. L'utile per azione è pari a 0,38 dollari, contro i 0,48 stimati dagli analisti. I ricavi del gruppo - si legge in una nota - sono scesi del 7% a 17,17 miliardi. Le azioni di Citigroup, che ha perso il 40% negli ultimi 12 mesi, cedono oltre il 5% alla chiusura delle borse europee.
Bene le aste di Spagna e fondo salva-stati
La mattinata dei mercati è stata segnata da una serie di indicazioni positive. A partire da dati macro migliori del previsto dalla Cina (che pure evidenziano un rallentamento del Pil ai minimi da due anni). Positivo anche l'esito, guardando la domanda, delle aste di fondo salva Stati (richiesta tripla) e Spagna (richiesta quasi quattro volte l'offerta). Non ha influito evidentemente il taglio al rating del Fondo salva Stati (annunciato ieri da S&P). La decisione peraltro era attesa dopo la bocciatura di venerdì di Francia e Austria (tra i principali contributori del fondo). I mercati archiviano anche un indice Zew, sulle aspettative per l'andamento economico in una prospettiva di sei mesi, a quota -21,6 dicembre (migliore delle attese).
L'incognita del debito greco
Resta alta comunque la preoccupazione per lo stallo nelle trattative con i privati sulla ristrutturazione del debito greco. In mattinata l'agenzia di rating Fitch ha indicato che «la Grecia è insolvente, sarà fallimento» indicando inoltre che potrebbe tagliare il rating di dell'Italia, accodandosi alla decisione presa venerdì 13 gennaio dalla "sorella del rating" S&Poor's.
Focus Piazza Affari
Sul listino milanese sale Unicredit (+2,8%) a tre giorni dal termine dell'aumento di capitale. Le azioni di Piazza Cordusio beneficiano anche della notizia secondo cui il fondo sovrano di Abu Dhabi, Aabar, aumenterà la propria quota nella banca dal 4,99% fino al 6,5%, una volta che l'aumento di capitale in corso sarà completato. Ancora in rialzo Fiat (+1,97%) promossa ieri da Goldman Sachs. In netto rialzo anche Eni (+1,71%) in scia alle voci su un'accelerazione di una separazione con Snam Rete Gas che potrebbe essere uno dei punti del prossimo decreto sulle liberalizzazioni, che il governo dovrebbe varare venerdì.
Si sgonfiano gli spread in Europa
Intanto continua la discesa degli spread in Europa. Colpiti dalla scure di S&P non solo non hanno risentito della bocciatura ma anzi stanno registrando netti miglioramenti. È il caso soprattutto della Francia che registra una flessione di oltre il 6% dello spread fra i suoi titoli di Stato e i bund a 118 punti. Bene anche la Spagna con lo spread in discesa del 4% a 328 punti e anche della stessa Italia che vede scendere il differenziale dei Btp a 473 punti con un rendimento al 6,51%.
Bce: nuovo record per depositi overnight
Intanto si segnala un nuovo record per i depositi overnight presso la Banca centrale europea, che per la prima volta hanno superato la soglia dei 500 miliardi di euro. Segnale di scarsa fiducia nel mercato interbancario: gli istituti di credito, infatti, preferiscono depositare liquidità presso la Bce allo 0,25%, piuttosto che prestarsi soldi a tassi più alti.
Sprint per le Borse asiatiche: vola Shanghai
l Pil cinese cresce dell'8,9% nell' ultimo trimestre 2011 (contro attese pari a +8,6%) e sostiene gli scambi sui listini asiatici: la Borsa di Tokyo, infatti, termina la seduta in rialzo dell'1,05%. L'indice Nikkei guadagna 88,04 punti, a quota 8.466,40 (non lontano dai massimi intraday), con la sorpresa cinese che ha rinfocolato l'ottimismo sugli scenari economici globali. Anche lo yen si è indebolito contro il dollaro (salito a 76,70) ed euro (97,68).
Pur avendo battuto le previsioni, la crescita del quarto trimestre della Cina resta la più bassa degli ultimi due anni e mezzo e lascia ipotizzare interventi espansivi di politica monetaria da parte delle autorità cinesi. Shanghai ha chiuso con un balzo del 4,18%. In rialzo anche la Borsa di Mumbai che ha portato a +8% la performance da inizio 2012, spinta dal dato sull'inflazione, scivolata ai minimi degli ultimi due anni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano