L'Ue deve rafforzare le difese anti-crisi: «Senza, paesi come l'Italia e la Spagna, in grado di ripagare i debiti, potrebbero essere costretti a una crisi di solvibilità dagli enormi costi di finanziamento» con «implicazioni disastrose sulla stabilità del sistema». Così il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha parlato stamane a Berlino. Lagarde è «fiduciosa»: «Il 2012 deve essere l'anno della guarigione», «deve essere un'opportunità. Altrimenti possiamo facilmente scivolare in un momento come quello sperimentato negli anni '30».

Lagarde ha manifestato apprezzamento per le misure di Mario Monti, che vanno nella direzione delle riforme strutturali. rispondendo a una domanda nell'ambito di un incontro in corso alla DGAP, società tedesca per la politica estera.

«Il settore finanziario deve contribuire di più: in che modo, a che velocità deve essere dibattuto in modo costruttivo» dice il numero uno Lagarde, a Berlino, rispondendo a una domanda sulla opportunità di introdurre una Tobin Tax, nell'ambito di un incontro in corso alla DGAP, società tedesca per la politica estera. «Dobbiamo trovare il modo perché il settore finanziario - ha ripetuto - contribuisca di più».

La proposta tedesca contro la crisi europea
Il fondo salva-Stati temporaneo, Efsf, deve diventare pienamente operativo, ha detto invece la cancelliera Merkel, durante una conferenza stampa a Berlino col premier belga Elio di Rupo. La leader tedesca ha aggiunto che la Germania e il Belgio sono anche d'accordo nel rendere operativo al più presto possibile il fondo permanente Esm.

Tajani: serve un'agenzia di rating europea
Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, è favorevole alla creazione di un'agenzia europea di rating «che sia indipendente, faccia analisi trasparenti, al di sopra delle parti». A dirlo è lo stesso Tajani, parlando a margine del Sustainability Day organizzato da Pirelli. «Bisogna mettere dei paletti alle agenzie di rating attuali», ha aggiunto, spiegando che a tal proposito c'è già una proposta in commissione. «Non hanno sempre indovinato, la loro affidabilità lascia a desiderare e non mi convincono neanche i tempi dei loro verdetti», ha proseguito Tajani, chiarendo che l'intento di una creazione di un'agenzia di rating europea non è quello di voler «nascondere la verità».

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