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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2012 alle ore 09:20.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2012 alle ore 00:10.
Via libera al maxi polo assicurativo targato Unipol-Fonsai. Per il riassetto, la compagnia delle Coop si farà carico di un aumento di capitale riservato di Premafin da 400 milioni di euro. I Ligresti, oggi azionisti di maggioranza con oltre il 50%, resteranno soci con una quota diluita secondo le attese attorno al 10%.
Così rafforzata, Premafin potrà sottoscrivere a sua volta parte dell'aumento di capitale necessario per il salvataggio di Fondiaria Sai (che stima perdite per 1,1 miliardi nel 2011 e ha annunciato oggi un aumento di capitale di pari importo, superiore ai 750 milioni annunciati lo scorso 23 dicembre). Secondo quanto indicato nel comunicato Unipol chiederà agli azionisti un aumento di capitale da 1,1 miliardi entro maggio.
Le delibere sono arrivate dopo un rush finale che ha visto i consigli di Unipol, Finsoe e Premafin spalmati su due giorni per consentire una revisione al foto-finish del riassetto, rispetto allo schema iniziale, dopo l'intervento della Consob e la decisione di rivedere i termini dell'operazione rendendola più vicina al mercato. Non ci sarà dunque alcuna Opa su Premafin e saranno trattati in modo uguale gli azionisti Milano Assicurazioni, Fonsai e Premafin, soprattutto rispetto alla "super" buonuscita inizialmente garantita ai Ligresti con la cessione della loro quota (era di 76,9 milioni il prezzo per le loro quote "pattuito" alla firma della lettera di intenti il 12 gennaio) e una lauta remunerazione per un patto di non concorrenza (14 milioni in tutto).
No cariche per Ligresti
L`accordo tra Unipol e la famiglia Ligresti per il progetto di integrazione prevede, tra le altre cose, «le dimissioni, con effetto dalla data di sottoscrizione» dell'aumento Premafin, «degli amministratori attualmente in carica e le relative manleve». Lo afferma una nota della compagnia bolognese, tra quelle che definisce «previsioni tipiche per operazioni implicanti l'acquisizione del controllo».
La roadmap della fusione
I consigli delle quattro società quotate chiamati ad approvare i termini e gli elementi essenziali della fusione, come pure le assemblee straordinarie di Unipol e Fonsai sono attesi entro marzo. L'assemblea straordinaria di Premafin sull'aumento è prevista per i primi di maggio, mentre gli aumenti Unipol e Fonsai dovrebbero venir realizzati entro maggio, per completare così l'integrazione entro fine anno.
Intanto già nei prossimi giorni Unipol avvierà con Fondiaria, Premafin e Milano un tavolo tecnico per negoziare la definizione degli elementi di dettaglio del progetto e della connessa futura fusione. Entro metà febbraio, poi, Unipol riunirà nuovamente il cda per la convocazione dell'assemblea sull'aumento di capitale. L'impegno di Unipol è subordinato, tra l'altro, all'arrivo entro il 20 luglio del via libera di Antitrust e della conferma Consob che l'operazione non comporterà alcun obbligo di Opa a cascata.
Sono espressamente previste, poi, le dimissioni e le manleve dei consiglieri Premafin dalla data di sottoscrizione dell'aumento di capitale.
Finsoe: condivide e sostiene Unipol su progetto Fonsai
Il cda di Finsoe, la finanziaria delle cooperative cui fa capo il controllo di Unipol, in merito alla partecipazione di Unipol al progetto di salvataggio del gruppo Premafin-Fondiaria Sai: «condivide le ipotesi presentate, esprime apprezzamento per l'operato dei vertici Unipol e sostegno alle attività necessarie per una conclusione positiva del progetto». Lo comunica il cda della società che si è riunito ieri al termine del consiglio di Unipol gruppo finanziario per esaminare le linee guida del progetto di integrazione Unipol-FonSai. «Nei prossimi giorni Finsoe seguirà l'evoluzione del progetto e avvierà le procedure necessarie per supportare l'operazione dal punto di vista finanziario».
La reazione in Borsa
I titoli coinvolti nella composizione del maxi-polo assicurativo italiano procedono contrastati in Borsa a metà mattina. Le Fonsai stanno accusano un tonfo del 22 per cento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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