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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2012 alle ore 10:25.

I governativi della zona euro non rappresentano l'ideale per investitori di lungo termine come China investment corporation (Cic). Lo ha dichiarato, come riportato dall'agenzia Reuters, Lou Jiwei, presidente del fondo sovrano cinese (del valore di 410miliardi di dollari) specializzato in quote di minoranza di aziende estere, secondo cui sono invece attraenti investimenti in progetti di infrastrutture e industria reale.

«In titoli di Stato della zona euro come quelli italiani e spagnoli, per esempio, possono investire soltanto le banche centrali che hanno determinate responsabilità. Da un punto di vista commerciale si tratta invece di prodotti molto difficili per investitori di lungo termine come noi», spiega.

«Possibilità di investimento si trovano invece in aree come leinfrastrutture e i progetti industriali, in grado di sostenere la ripresa economica», aggiunge.

Cic ha di recente rilevato una partecipazione di minoranza in Thamese Water, società londinese per la distribuzione di acqua.

Allo stesso tempo la scorsa settimana è stata ufficializzata l'acquisizione del 40% di Ren (Redes energeticas nacionals), operatore energetico portoghese che fornisce un quarto dell'elettricità del Paese, da parte del gigante cinese State Grid e di investitori dell'Oman per una cifra pari a 5,92 miliardi di euro. Segno che gli investimenti finanziari in debito europeo non conquistano i cinesi, ma gli asset industriali ed energetici sì.

Momento cruciale per l'Europa
Intanto questa mattina il governo cinese, alla vigilia del vertice Cina-Europa a Pechino e dopo l'ok del parlamento greco alle nuove misure di austerità necessarie a evitare il default del Paese, ha sottolineato che la crisi del debito in Europa sta attraversando un «momento cruciale». «La Cina è preoccupata» per questa crisi e «la questione del debito è un momento cruciale», ha dichiarato il portavoce del ministro cinese degli Affari esteri, Liu Weimin.

Il governo cinese è pronto ad «aggiustare in modo appropriato» la sua politica monetaria in funzione della situazione economica del paese. È quanto ha indicato il Primo ministro della Cina, Wen Jiabao, sottolineando la necessità di agire presto, nel caso in cui si accentuasse il rallentamento dell'economia. «Dobbiamo fare una diagnosi nel più breve tempo possibile e agire rapidamente», ha detto Jiabao.

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