«Possiamo immaginare che l'Esm e l'Efsf procedano parallelamente per qualche anno». Lo ha detto Angela Merkel in una conferenza stampa nel Saarland. La cancelliera ha spiegato che in questo modo i 200 miliardi non ancora usati del fondo salvastati Efsf potranno aggiungersi ai 500 miliardi del futuro meccanismo permanente europeo Esm. Si tratta di una effettiva apertura di Berlino al rafforzamento del Firewall, richiesto dalla comunità internazionale.

«Una catastrofe l'euro senza la Grecia»
Se la Grecia uscisse da Eurolandia sarebbe «una catastrofe», ha sottolineato in un'altra occasione (un'intervista con la Bbc) Merkel, per la quale un tale evento «indebolirebbe incredibilmente» l'area euro. La decisione di creare un'Unione monetaria europea «è stata non solo monetaria, ma anche politica», ha aggiunto Merkel, rilevando che i Paesi di Eurolandia non possono dire a uno dei Paesi che fa parte dell'Eurogruppo «non vi vogliamo più». Questo non è previsto dagli accordi europei, ha proseguito Merkel, ammettendo che la Grecia ha di fronte a sé «una strada lunga e difficile», ma sottolineando che sarebbe «un grande errore politico» lasciare andare fuori la Grecia. Merkel ha anche confermato il sostegno della Germania alla presenza del Regno Unito nell'Ue anche se il premier David Cameron non vuole partecipare al nuovo patto di bilancio europeo.

Indice Ifo tedesco in chiaroscuro
Intanto arriva una boccata d'ossigeno sul fronte macro. A marzo l'indice Ifo, che registra il clima di fiducia delle imprese tedesche, è salito a quota 109,8, rispetto 109,7 registrato a febbraio. Valore migliore anche rispetto alle attese, con gli analisti che avevano stimato un indice a quota 109,5.
L'indice riguardo alle condizioni attuali si attesta a quota 117,4 (stabile rispetto a febbraio), mentre quello sulle previsioni future si posiziona a 102,7 punti (in crescita rispetto al mese precedente).

Se in termini assoluti si tratta del quinto incremento mensile consecutivo, con un comunicato l'Ifo rileva come il progresso sia risultato più tenue rispetto ai mesi precedenti, e limitato alle attese sull'attività futura, mentre le valutazioni delle imprese sullo stato attuale dell'economia non hanno mostrato miglioramenti.

«L'economia della Germania sta perdendo parte del suo slancio», ha affermato il presidente dell'Ifo, Hans-Werner Sinn. Peraltro il miglioramento risulta confinato al solo segmento del commercio, in particolare sulle attività al dettaglio, mentre si è assistito a lievi indebolimenti della fiducia nel manifatturiero e nelle costruzioni.

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