Le banche europee non sono ancora a posto. Potrebbero aver bisogno di altri 200 miliardi di euro. Lo dice un'analisi di Morgan Stanley che ha interpellato un panel di 850 investitori. Secondo il 25% degli interpellati i bilanci degli istituti di credito dell'Eurozona avrebbero bisogno di una ricapitalizzazione compresa tra i 100 e 200 miliardi di euro. L'11% propende, senza mezze misure, per la parte alta della forchetta (200 miliardi). Mentre il 30% indica che l'importo necessario per mettere in sicurezza le banche del Vecchio Continente ammonterebbe a un valore compreso tra i 50 e i 100 miliardi di euro.

Tra gli investitori, inoltri, prevalgono aspettative di margini al ribasso per le banche. Secondo il 32% il Roe (Return on equity) sarà inferiore al 10% nel 2013 mentre il 41% è più ottimista e punta a un Roe compreso tra il 10 e il 12%.

Secondo gli esperti di Morgan Stanley nei prossimi mesi l'azione di deleveraging (riduzione della leva finanziaria) avviata dalle banche proseguirà comportando ulteriori contrazioni nei prestiti e nella ripresa economica.

Insomma, per le banche europee - dopo i maxi-salvataggi statali ricevuti negli ultimi due anni che hanno causato a cascata la crisi dei debiti sovrani nell'Eurozona – si profila ancora un futuro fosco. Questo, nonostante la due iniezioni di liquidita (a dicembre e febbraio) con cui la Banca centrale europea ha pompato oltre 1.000 miliardi di liquidità in favore delle banche (al tasso dell'1% da restituire in 3 anni) proprio per rilanciare il comparto.

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