Le Borse europee archiviano una giornata positiva, sostenute dal buon esito dell'asta in Spagna (domanda sostenuta) e dall'indice Zew tedesco migliore delle attese. Piazza Affari chiude la giornata segnando +3,68%, a 14.411 punti. Bene anche le Borse di Parigi (+2,72%), Madrid (+2,28%), Francoforte (+2,65%) e Londra (+1,79%) - segui gli indici in tempo reale.

Focus Piazza Affari
In rialzo i bancari con Banca Mps e Banco Popolare tra i più acquistati. Tenaris chiude in positivo nonostante la nazionalizzazione di Ypf (gruppo Repsol), che farebbe crescere i rischi per i gruppi impegnati nel Paese sudamericano e in particolare per quelli del settore energetico. Bene anche Fiat (che non sconta il tonfo delle immatricolazioni auto a marzo, -6,6% in Europa, -25,8% per il gruppo Fiat). I mercati salgono nonostante il governatore della Bce, Mario Draghi ha lanciato l'allarme sui rischi sistemici delle banche ombra.

Volano i titoli Fonsai e Unipol
Boom per tutti titoli legati al dossier Unipol-FonSai, all'indomani del via libera all'integrazione tra i due gruppi. Dopo che Premafin ha accettato le condizioni poste per l'aumento di capitale Unipol vola (+23,73%). Positiva la stessa Fondiaria - Sai (+26,57%), mentre Premafin chiude in negativo (-5,85%).

Focus Wall Street
Giornata positiva per la piazza finanziaria di Wall Street, con l'indice Dow Jones che a fine contrattazioni fa segnare +1,50%. In forte rialzo soprattutto il comparto energetico, sulla scia del prezzo del petrolio. Guadagnano Alpha Natural (+6,56%), NRG Energy (+5,16%) e Cabot Oil & Gas (+3,93%). In rally First Solar (+11,43%), dopo che la società ha annunciato i dettagli del suo piano di ristrutturazione. Sul fronte delle trimestrali, CocaCola saluta i buoni risultati con un aumento del 2,6% e si conferma il miglior titolo sul Dow. Gira in positivo Goldman Sachs (+0,64%), mentre non riesce a portarsi in nero Johnson & Johnson, nonostante conti al di sopra delle previsioni.

Usa: costruzioni in calo e produzione industriale stabile
La costruzione di nuove case negli Usa, a marzo, è scesa del 5,8%, a 654mila immobili. Lo rende noto il dipartimento del Commercio statunitense. I permessi sono invece aumentati del 4,5%, a 747 mila. Il dato è più basso delle attese degli analisti, che avevano stimato 700mila nuove case.
La produzione industriale degli Stati Uniti é rimasta invariata a marzo. Il dato reso noto dalla Federal Reserve é peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un incremento dello 0,2%. Si tratta di un segnale poco incoraggiante per l'economia americana visto che già in febbraio l'attività dell'industria era rimasta invariata rispetto al mese precedente. In marzo inoltre il tasso di utilizzo degli impianti é calato di un decimo al 78,6%. Nel mese l'attività manifatturiera à calata dello 0,2% contro il +0,8% di febbraio mentre su base annua é cresciuta del 3,8%. Positivi gli altri due comparti: il minerario à aumentato dello 0,2% dopo il -4% di febbraio mentre il settore delle utilities ha messo a segno un +1,5% dopo il modesto incremento dello 0,1% del mese precedente.

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