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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 22:12.
L'ultima modifica è del 17 aprile 2012 alle ore 08:39.

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La giornata di BorsaLa giornata di Borsa

andamento titoli

Indice Zew tedesco migliore delle attese
L'indice Zew, che misura la fiducia delle imprese tedesche, in aprile balza a quota 23,4 punti dai 22,3 di marzo, andando anche oltre il consensus che gli analisti fissavano a 20 punti. Per lo Zew si tratta del valore più elevato da giugno 2010 e del quinto mese consecutivo di rialzo. Il sottoindice legato alla situazione corrente é arrivato a 40,7 punti, sopra le previsioni degli esperti, dai 37,6 punti di marzo.

Come è andata l'asta in Spagna
Rendimenti in forte rialzo all'asta di titoli di Stato spagnoli di oggi. Madrid ha piazzato buoni a 12 mesi per 2,09 miliardi e buoni a 18 mesi per 1,09 miliardi, oltre il target massimo di 3 miliardi. Nel primo caso i tassi sono saliti al 2,623% dall'1,418% del collocamento dello scorso 20 marzo, nel secondo il rendimento è passato al 3,110% dall'1,711%. Si tratta solo di un primo test in attesa della più impegnativa asta di Bonos biennali e decennali prevista giovedì.

Asta in Grecia
Collocamenti anche per Atene che oggi ha emesso 1,625 miliardi di euro di bond a tre mesi, a un tasso del 4,2%, in leggero ribasso rispetto al 4,25% dell'ultima asta avvenuta a marzo. L'annuncio è stato dato dall'Agenzia greca di gestione del debito pubblico (Pdma). Le richieste sono state due volte e mezzo superiori all'offerta. Si tratta della seconda asta conclusa con successo, dopo la ristrutturazione del debito sovrano del Paese che ha consentito di cancellare 105 miliardi di euro di crediti.

Spread stabili
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si ferma a 381 punti per un tasso del 5,49% dopo l'asta di titoli a breve termine spagnoli, dove si è registrato un forte rialzo dei rendimenti ma la quantità di buoni piazzati ha superato il target. Il differenziale calcolato sui Bonos di Madrid scende a 420 punti, per un tasso del 5,88%.

Euro sopra 1,31 dollari
Euro poco mosso sul dollaro, a 1,3113 rispetto a 1,3134 segnato dopo la chiusura ieri a Wall Street. La divisa europea è in rialzo rispetto alle quotazioni Bce della vigilia (1,3024). Rispetto allo yen la moneta unica passa di mano a 105,42.

Focus Asia
Borse di Asia e Pacifico in calo per la seconda seduta consecutiva (Tokyo ha chiuso in lieve calo dello 0,06%). Sui listini incide anche l'indebolimento degli investimenti esteri in Cina scesi per il quinto mese consecutivo con il rallentamento dell'economia. L'indica d'area Msci cede così oltre un punto percentuale.

«La mia sensazione è che c'è ancora uno stato d'animo generale ribassista nei confronti dell'euro», spiega a Bloomberg Kara Ordway analista della City Index Group a Sydney. Le aste di debito spagnoli «ci danno una prima indicazione - aggiunge - di come le persone vedano attualmente la Spagna».

Dal Giappone 60 miliardi al Fondo monetario internazionale
Ma dal Giappone la notizia finanziaria più rilevante è la decisione del governo nipponico di fornire 60 miliardi di dollari supplementari al Fondo Monetario internazionale per contribuire alla soluzione della crisi del debito pubblico in Europa. Lo ha reso noto oggi il ministro delle finanze giapponese. A gennaio l'Fmi aveva annunciato di essere alla ricerca di contributi per aumentare di 500 miliardi di dollari le sue disponibilità di prestito.

Dopo la decisione di Tokyo di versare all'Fmi un contributo supplementare di 60 miliardi di dollari, il direttore del Fondo monetario internazionale, signora Christine Lagarde, ha invitato gli altri Stati membri dell'istituto a seguire l'esempio giapponese. «Sono riconoscente verso il Giappone per il ruolo di spinta e per il suo solido impegno verso il multilateralismo, e invito gli altri stati membri del Fondo a seguire l'esempio giapponese», ha affermato Lagarde in un comunicato diffuso ieri sera da Washington.

Dopo il gruppo dell'Eurozona, che ha promesso 150 miliardi di euro a dicembre (196 miliardi di dollari), il Giappone è il primo stato membro a precisare l'importo del proprio contributo per aumentare le risorse a disposizione dell'Fmi.

L'annuncio del ministro delle Finanze giapponese, Jun Azumi «è una tappa importante nello sforzo internazionale in corso per adeguare le risorse disponibili per prevenire e combattere le crisi» e dovrebbe «consentire di fare progressi significativi», ha affermato Lagarde.

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