Minimi di nuovo da record sui rendimenti dei Bund decennali della Germania. Da mesi nelle fasi di tensione i bond tedeschi, ritenuti molto affidabili, tendono a essere utilizzati come porto sicuro da vari investitori, e a ricevere acquisti proprio quanto la maggior parte dei mercati subisce invece indebolimenti, tra cui i titoli di Stato dei Paesi periferici dell'area euro. E questo andamento divergente tende a favorire l'allargamento dei famigerati spread.

Nel corso della seduta i rendimenti dei Bund decennali hanno segnato un minimo all'1,3450 per cento. Mentre con i tassi dei BTp italiani equivalenti ampiamente al di sopra del 5,70 per cento lo spread Italia-Germania è risalito a 4,40 punti percentuali, o 440 punti base. Mentre con la Spagna che resta sotto tensione a causa dei timori che circondano le sue banche, lo spread tra Bonos decennali e Bund oggi ha segnato un nuovo picco a 516 punti base.

Prezzi e rendimenti dei Bund, voci che si muovono in maniera inversamente proporzionale su questi tipi di emissioni, potrebbero in parte riflettere anche ipotesi su una futura frammentazione dell'area euro e un ritorno a una valuta nazionale in Germania, e in questo modo scontare un apprezzamento della divisa di riferimento. Esattamente l'opposto di quello che avviene invece ad esempio sui bond della Grecia o altri Paesi ritenuti deboli nell'area valutaria.

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