Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 16:18.
L'ultima modifica è del 06 giugno 2012 alle ore 14:41.

My24

La Banca centrale europea ha confermato il tasso di riferimento dell'Eurozona all'1%, lo stesso livello dallo scorso dicembre. Di riflesso, rimangono fermi anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi, rispettivamente all'1,75% e allo 0,25%.

Draghi così non ha portato il costo del denaro dell'Eurozona - contrariamente alle previsioni di alcuni analisti - per la prima volta sotto la soglia dell'1%. Il governatore della Bce ha definito i tassi di interesse «molto bassi». La decisione di lasciare invariato il tasso di riferimento dell'Eurozona all'1% «è stata presa su consenso» e quindi non all'unanimità. La discussione al riguardo «è stata completa» e il consenso è stato «molto ampio».

Dare tutte le colpe all'Europa non è equilibrato
Lo stesso ha detto che la crisi dell' «Eurozona molto lontana da crisi Lehman. Non è equilibrato affermare che solo l'Europa ha responsabilità nella crisi». Lo ha dichiarato il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa, a due giorni dalla dura strigliata del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nei confronti delle autorità europee, accusate di aver affrontato la crisi in maniera errata. «È vero che le tensioni sui mercati al momento sono legate all'Europa ma ci sono altri Paesi che hanno le loro responsabilità e non hanno ancora risolto i loro problemi» ha sottolineato Draghi.

Replica della Casa Bianca: «Auspichiamo azioni rapide»
La Casa Bianca auspica «azioni rapide», da intraprendere «nelle prossime settimane» anche in vista del G20, da parte dell'Europa per affrontare la crisi del debito. Questa la replica del portavoce della casa Bianca Jay Carney alle dichiarazioni di Draghi. Gli Stati Uniti continuano a sperare in una rapida azione da parte dei leader europei anche prima del G20, in calendario il 18-19 giugno a Los Cabos, in Messico. «Ci auguriamo un'azione rapida nelle prossime settimane. L'Europa sembra agire con un maggior senso di urgenza e questo lo riteniamo positivo».

Tensioni non ai livelli di novembre
Le tensioni sui mercati finanziari non sono ancora tornate ai livelli di novembre e dicembre scorsi, ha detto Draghi, in conferenza stampa, rispondendo a chi gli chiedeva se oggi ripeterebbe che «il peggio è passato. Ad esempio, il mese scorso è stato il primo dall'inizio della crisi nel quale si è assistito a un incremento sia dei prestiti alle famiglie che alle imprese».

Terzo Ltro non in programma al momento
Al momento un terzo Ltro (prestito triennlae a tasso agevolato alle banche) non è in agenda, ha spiegato Draghi.

Liquidità illimitata alle banche fino al 15 gennaio 2013
Lo stesso ha però annunciato che la Bce continuerà a fornire liquiditá illimitata alle banche. «Abbiamo deciso di continuare a condurre le nostre operazioni di rifinanziamento principali, come le procedure di asta a tasso fisso con piena aggiudicazione dell'importo per il tempo necessario, almeno fino al 15 gennaio 2013».

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi