Wall Street ha chiuso sui massimi di seduta trainata dai rialzi nel comparto bancario dopo la trimestrale di Jp Morgan e Wells Fargo (guarda gli indici in tempo reale). Dj (+200 punti) e S&P hanno segnato rialzi dell'1,6%, poco meno per il Nasdaq.

Hanno chiuso bene anche le Borse europee dopo i buoni dati macro americani: a Milano il Ftse-Mib chiude guadagnando lo 0,96% nonostante il taglio del rating di Moody's. Maglia rosa per la piazza di Francoforte +2,15%, mentre Parigi guadagna l'1,46% e Londra registra un progresso dell'1,03%. Archiviano la seduta in rialzo anche Amsterdam +1,02%, Lisbona +0,87%, Zurigo +0,56% e Madrid +0,52%.

Prezzi alla produzione Usa meglio delle attese
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono cresciuti in giugno dello 0,1% a fronte di attese da parte degli analisti di una flessione dello 0,3%. Al netto delle componenti volatili, l'indice core è cresciuto dello 0,2%, in linea con il consensus. Nel mese i prezzi dell'energia sono calati dello 0,9% mentre i prezzi delle auto sono scesi dello 0,2%. In calo invece dello 0,5% i prezzi dei beni intermedi.

Più deludente (ma di minor peso) l'indice della fiducia dei consumatori misurato dall'Università del Michigan, sceso a 72 punti nel mese di luglio dai 73,2 punti di giugno. Il dato è sui minimi da dicembre. Le attese erano per un indicatore in leggero rialzo a 73,5 punti.

A Milano pesante Fiat
Piazza Affari tiene grazie al balzo dei titoli del lusso che hanno compensato l'andamento debole di banche e auto. Salvatore Ferragamo ha così guadagnato oltre il 6%, seguita nel comparto da Luxottica Group (+2% circa) e Tod's (+2,7%), mentre Fiat e Pirelli & C hanno ceduto rispettivamente il 3,3% e lo 0,7%. Giù Unicredit (-0,6%) e Intesa Sanpaolo (-0,2%). Ha recuperato terreno Telecom Italia (+4,6%).

Lo spread ripiega dai massimi
Finali al di sotto dei massimi toccati in giornata per il differenziale di rendimento tra i BTp decennali e i Bund di analoga durata. Lo spread nel finale di seduta è indicato a 479 punti. Il rendimento dei decennali italiani resta tuttavia sopra il 6 per cento. Il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund è a 536 punti con un tasso del 6,62%.

L'euro riprende quota
Sul mercato valutario l'euro scambia in rialzo a 1,223 dollari (guarda il cambio euro-dollaro in tempo reale) e 96,922 yen. Dollaro/yen a 79,246. Il petrolio sale dello 0,86% a 86,82 dollari.

Sui biennali rendimenti negativi per Olanda e Austria
Per la prima volta nella storia scende sotto lo zero il rendimento dei titoli di Stato olandesi a due anni. Il tasso sul bond biennale cala a -0,003%.

La Borsa di Tokyo chiude sulla parità
La Borsa di Tokyo chiude gli scambi a +0,05%, dopo una seduta volatile caratterizzata dalla prudenza per la diffusione del dato sul Pil cinese di aprile-giugno e per il taglio del rating dell'Italia (da A3 a Baa2) deciso da Moody's. La Cina ha segnato nel secondo trimestre una crescita annua del 7,6%, in linea alle attese, ma al ritmo più lento degli ultimi tre anni.
L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo si porta a 8.724,12 punti. Il Giappone minimizza la portata del taglio del rating di Moody's sull'Italia sulla convinzione che i leader Ue «stiano facendo gli sforzi per risolvere gravi problemi mai sperimentati nella storia». Ne è convinto il ministro delle Finanze, Jun Azumi, secondo cui, «dato il potenziale, sono sicuro che l'Europa supererà i problemi e riavrà la fiducia del mercato». Positivo il giudizio di Tokyo le prospettive sono più che positive con la mossa Ue su controllo unico bancario, coinvolgendo la Bce, e cooperazione economica e fiscale.

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