Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,08% a 13.333,66 punti, il Nasdaq avanza dello 0,32% a 3.114,31 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,21% a 1.436,58 punti.

Buona chiusura per Piazza Affari, con il FTSE MIB che conclude guadagnando l'1,19% e confermandosi oggi il migliore d'Europa. Gli indici del Vecchio Continente hanno comunque ridotto nel corso della seduta i guadagni della mattinata: il Dax a Francoforte è salito dello 0,46%, il Cac40 a Parigi dello 0,18%; negativo a Londra il Ftse100 (-0,17%). Dopo l'ok condizionato della Corte costituzionale tedesca al fondo di salvataggio europeo lo spread BTp-Bund si è sgonfiato fino a un minimo di 339 punti mentre il differenziale Spagna-Germania è sceso sotto 400 punti. Buone notizie anche sul mercato primario. Il Tesoro ha collocato in asta 12 miliardi di BoT con tassi in picchiata.

Euro ai massimi da maggio
L'euro chiude la seduta a ridosso di quota 1,29 dollari, ai massimi da metà maggio sul biglietto verde. La moneta unica, che già questa mattina valeva 1,287 dollari, ha chiuso a quota 1,289 registrando così il valore più alto degli ultimi quattro mesi rispetto alla valuta americana. L'euro avanza anche sullo yen e si attesta sopra quota 100, per la precisione a 100,36.

Tonici i titoli bancari
A Piazza Affari il Banco Popolare recupera il 3,8%, Unicredit il 2,4% e Mps il 2,2%. Ma le migliori sono Finmeccanica (+5%) e Stmicroelectron (+4,6%) che corre in scia al miglioramento delle stime della concorrente Texas Instruments sull'utile 2012. Ancora realizzi invece sul lusso (Ferragamo arretra del 2,1%) che paga il profit warning di Burberry; cede terreno anche Lottomatica (-2,4%) con la controllata Usa Northstar Lottery Group che ha abbassato le previsioni sui profitti 2012-2013.

Tokyo chiude in deciso rialzo
Chiusura in deciso progresso per il listino azionario giapponese, al termine di una seduta vissuta ancora sulla scommessa di nuove misure di sostegno in arrivo dalla Fed per l'economia statunitense e sulla speculazione legata alla decisione favorevole della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità del meccanismo europeo di stabilità. Nel finale l'indice di riferimento del listino, il Nikkei-225, è stato fissato a 8.959,96 punti, in rialzo dell'1,73% sulla vigilia. A favorire il flusso del denaro anche alcuni positivi dati macro interni. L'attività è stata tuttavia ancora modesta, appena 1,55 miliardi le azioni scambiate sul mercato primario, con gli investitori in attesa della due giorni della Fed (che si chiuderanno giovedì).

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