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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2012 alle ore 23:11.

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Wall Street ha guadagnato terreno, seppur timidamente, all'apertura del quarto trimestre dell'anno, sostenuta da dati incoraggianti sul settore manifatturiero americano.

Nella seduta è avvenuto anche un sorpasso storico tra grandi titoli della Corporate America: Google ha scavalcato la capitalizzazione di mercato di Microsoft, 249 miliardi contro 247, coronando una ricorsa che nei tre mesi scorsi ha portato il re dei motori di ricerca in rialzo del 30 per cento. Google, che nella giornata è salito di quasi l'1% a 761,98 dollari, è ora la terza azienda statunitense per valore di borsa, alle spalle di Apple, il leader indiscusso, e della compagnia petrolifera Exxon Mobil.
Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,58% e lo Standard & Poor's 500 con un aumento dello 0,27 per cento. Il Nasdaq è tuttavia scivolato dello 0,09 per cento. La cautela è stata ispirata dalla marcia già consistente da parte degli indici nel recente passato, che lascia intravvedere nuovi record a Wall Street nonostante l'economia globale mostri segni di continua difficoltà.

Tra i titoli in maggior evidenza c'e' stato anche quello della banca d'investimento Goldman Sachs - lievitato del 2,75% - in seguito a un'analisi della rivista Barron's che ipotizza aumenti delle quotazioni.
Ma a dar forza a un nuovo rally non sono bastate nè Google, nè Goldman. E neppure l'autodifesa del governatore della Federal Reserve Ben Bernanke, che parlando all'Economic Club di Indianapolis ha ribadito l'impegno della Banca centrale a mantenere condizioni estremamente accomodanti di politica monetaria per un lungo periodo, anche una volta che la crescita si sia rafforzata. Bernanke ha risposto cosi' alle cririche di economisti e politici, soprattuto repubblicani, che gli rimproverano di aver lanciato una strategia inefficace e pericolosa, capace di innescare inflazione, con il susseguirsi di manovre di Quantitative easing. L'ultimo Qe, il terzo, è stato tenuto a battesimo dalla Fed il mese scorso. «Possiamo fare di più per sostenere l'economia», ha detto Bernanke a Indianapolis.

Il settore manifatturiero, intanto, ha dato nuovi segni di vitalità: in settembre l'indice Ism è risalito sopra quota 50, al livello di 51,5, indicando un'espansione dopo tre mesi consecutivi di contrazione. La spesa per le costruzioni in agosto è però diminuita dello 0,6%, suggerendo che la crescita economica oggi resta comunque debole.

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