Citigroup ha annunciato un nuovo piano di ristrutturazione che prevede 11.000 licenziamenti e oneri straordinari per circa 1 miliardo di dollari nei conti del quarto trimestre. Il piano del gruppo bancario americano prevede inoltre l'abbandono, o comunque il ridimensionamento, delle attività in Pakistan, Paraguay, Romania, Turchia e Uruguay. Citigroup si attende risparmi annui per 1,1 miliardi di dollari da queste misure a partire dal 2014.

Secondo quanto reso noto dall'azienda, un secondo onere di circa 100 milioni di dollari sarà invece messo a bilancio nel primo semestre 2013. A seguito della riorganizzazione, il gruppo mette in preventivo una riduzione dei ricavi annuali pari a poco meno di 300 milioni di dollari. A livello di singole divisioni, Citigroup prevede che circa il 25% degli oneri attesi per il quarto trimestre riguarderanno le attività di Securities & Banking mentre il 10% andrà in carico alle attività di Transaction Services.

Il riposizionamento in quest'ambito dovrebbe comportare la riduzione di 1900 posizioni di cui circa la metà nelle funzioni di supporto tecnologico.

Per quanto riguarda la divisione «Global Consumer Banking», circa il 35% degli oneri del quarto trimestre riguarderà le attività di «Global Consumer Banking», per una perdita di 6.200 posizioni, il 40% delle quali riguarderà le attività di supporto tecnologico. Citigroup intende inoltre concentrare i propri sforzi sulle 150 metropoli mondiali con maggior potenziale di crescita nel consumer banking: di conseguenza verrà ridotta la presenza in alcune città in Brasile (14 filiali) Hong Kong (7), Ungheria (4), Corea (15) e Stati Uniti (44). Anche a seguito di questo «downsizing», Citigroup continuerà ad avere oltre 4000 filiali in tutto il mondo.

La divisione Citi Holdings, infine, taglierà 350 posizioni e sosterrà il 5% degli oneri del quarto trimestre. Gran parte del riposizionamento consisterà nella razionalizzazione delle attività in Grecia e Spagna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA