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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2013 alle ore 08:51.

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di Vito Lops

I mutui in Italia costano più che in Europa. Questo anche perché il costo di accesso al credito delle banche italiane è più alto rispetto alla media degli interessi pagati dagli istituti del Vecchio Continente per rifinanziarsi. Per questo motivo, e perché in tempi di incertezza si tende a essere più guardinghi, si comprano meno case e si stipulano meno mutui.

Ciò non vuol dire che chi è intenzionato oggi a stipulare un mutuo non possa trovare occasioni o, comunque, non possa seguire delle accortezze che potrebbero aiutarlo a ottenere un forte risparmio. Il mutuo perfetto, in sostanza, quello stipulato risparmiando tutto ciò che si può risparmiare ottimizzando il contratto, è stipulabile anche in questa fase. Ed è senza dubbio da preferire al mutuo pigro, quello sottoscritto senza dotarsi in fase preliminare di un bagaglio di conoscenze adeguato, fidandosi completamente dei consigli di chi sta dall'altra parte e opera in conflitto di interessi.

Ecco alcuni semplici consigli che possono aiutare l'aspirante mutuatario a stipulare un mutuo low cost anche in tempi di crisi.

1) Non limitarsi a chiedere il mutuo presso la banca presso cui si ha il conto corrente. Perché gli istituti di credito cambiano di trimestre in trimestre la strategia sui mutui. Quindi, se una banca ha un'offerta competitiva in un periodo dell'anno non è detto che la mantenga anche in seguito. E, soprattutto, non è detto che la banca più competitiva sul mercato sia proprio quella presso cui si detiene il conto corrente.

2) Per questa ragione è bene cercare le migliori offerte costantemente sia online (attraverso portali che offrono servizi di intermediazione) che allo sportello. Oppure rivolgendosi a un mediatore creditizio qualificato che operi in totale assenza di conflitto di interessi ed è in grado di presentare un bouquet di offerte realmente variegato e non limitato a 4-5 banche preferenziali. Come spesso accade le possibilità di risparmiare online sono maggiori anche quando si tratta di mutui. Perché è vero che c'è un intermediario in più (il broker online) ma è anche vero che questi consente all'istituto di credito di risparmiare una serie di costi tali per cui alla fine in molti casi è in grado di proporre un'offerta più bassa, a parità di banca, di quanto avviene allo sportello.

3) Scegliere il tasso in base alla propria propensione al rischio. Quindi chi ha paura di non dormire sonni tranquilli temendo fluttuazioni del tasso variabile dovrebbe valutare l'ipotesi di un fisso, ma solo se questo è competitivo e non troppo distante dal tasso della Bce (che in questo momento è fissato allo 0,75%). Va però tenuto conto che in Italia le banche utilizzano il piano di ammortamento alla francese, che prevede il pagamento della maggior parte degli interessi nei primi anni del piano di ammortamento. Ed è questo il motivo per cui il tasso variabile quasi sempre vince il confronto della convenienza, perlomeno in partenza, con il mutuo a tasso fisso. Molti esperti convergono che l'importante è partire con un tasso aggressivo nei primi anni in modo tale da risparmiare un gruzzolo importante che potrebbe essere eventualmente utilizzato in caso di un eccessivo rialzo dei tassi (peraltro poco probabile in tempi di contrazione economica).

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