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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2013 alle ore 16:40.
L'euro raggiunge nuovi massimi contro il dollaro, a un passo da 1,35 (cambio euro-dollaro in tempo reale): si tratta dei livelli più elevati da almeno 14 mesi rispetto al biglietto verde, oggi indebolito dalla fiducia dei consumatori calata più del previsto.
Continua così il paradosso dell'euro, la valuta dell'economia più debole al mondo che continua a rafforzarsi, fiaccando ulteriormente le esportazioni del Vecchio Continente. Il fenomeno, come noto, è legato all'escalation delle guerre valutarie, con la recente discesa in campo del Giappone nel club di chi stampa moneta per riacquistare competitività. Gli attriti registrati tra Berlino e Tokyo in occasione del summit di Davos, la dicono lunga sull'acuirsi della tensione tra le economie mondiali.
Quanto agli States, da sempre i più agguerriti nello stampare denaro, per domani sono previsti due dati cruciali: il Pil del quarto trimestre e le decisioni della Fed sui tassi. Che potrebbero dare nuova forza all'euro, togliendo ancora ossigeno alle economia del Vecchio Continente.
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