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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 17:16.

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Il mercoledì nero di Saipem: in fumo 4,5 miliardi (Fotogramma)Il mercoledì nero di Saipem: in fumo 4,5 miliardi (Fotogramma)

Quella di oggi sarà ricordata come una delle giornate di borsa più nere per Saipem. Il crollo del titolo a Piazza Affari (-34%, segui il titolo) costerà al gruppo energetico oltre 4,5 miliardi di euro.

Valore in borsa ai livelli del 2007
In poche ore la capitalizzazione è scesa da 13,5 a poco meno di 9 miliardi, tornando di fatto ai livelli di tre anni fa. Pagano il conto, indirettamente, anche l'Eni e il Tesoro: la quota del 43% del Cane a Sei Zampe vale, oggi, 1,9 miliardi in meno. Oggi Eni ha quantificato in 200 milioni l'impatto sul proprio utile netto. E anche Piazza Affari, nel complesso, ha risentito chiudendo in forte affanno (-3,43%).

andamento titoli

Nel 2013 utili dimezzati rispetto al 2012
Ad affossare il titolo è stato il profit warning lanciato ieri, a mercati chiusi, sugli obiettivi 2013, con la società che si aspetta di fare ricavi per circa 13,5 miliardi di euro, un Ebit (risultato operativo) di 750 milioni e un utile di 450 milioni. In pratica Ebit e utile del 2013 saranno dimezzati rispetto al 2012 a fronte di un consensus degli analisti che stimava 1,6 miliardi di Ebit e 1 miliardo di utile.

Faro della Consob sul titolo
Intanto oggi la Consob, oltre al monitoraggio del titolo, ha avviato degli accertamenti sul collocamento di titoli Saipem da parte di Bank of America. Sotto la lente della Commissione quindi l'operazione di collocamento del 2,2% del capitale di Saipem, fatta prima dell'annuncio del profit warning di ieri.

Risultati sotto le attese anche per l'ultimo esercizio
Oltre che dimezzare le previsioni sul 2013, la società ha anche limato quelle sul 2012 con l'utile rivisto a 900 milioni (un miliardo la stima precedente) e l'ebit in flessione a 1,5 miliardi (1,6 miliardi in precedenza).
Il taglio delle stime da parte di Saipem, su cui 11 broker hanno tagliato pesantemente il target price, segue la «approfondita revisione operativa delle attività» da parte del neo amministratore delegato Umberto Vergine, subentrato all'ex amministratore delegato Pietro Franco Tali dopo lo scandalo sugli appalti in Algeria che ha travolto la società e il suo vertice.

Ripercussioni anche sui concorenti in Europa
Il crollo di Saipem affossa non solo l'Eni (-5,08%) ma anche le concorrenti in Europa, sul timore di una difficoltà per l'intero settore: Technip cede il 6,6%, Petrofac il 5,6% e Subsea7 il 5,2%.

Vendita di azioni alla vigilia del crollo: è bufera su Fidelity
«Normalmente non discutiamo la nostra attività di trading, ma poiché sul mercato c'è stata disinformazione, ci preme chiarire che non abbiamo collocato il 2,3% di Saipem». Lo ha dichiarato Tom Stevenson, investment director e capo della comunicazione corporate di Fidelity in Regno Unito, dopo le indiscrezioni di stampa che avevano indicato nel fondo l'investitore che aveva venduto azioni del gruppo energetico alla vigilia del crollo in Borsa.

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