Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 14:09.

My24

Compri un biglietto per un volo dell'Alitalia, ma quando ti imbarchi scopri che l'aereo e l'equipaggio sono di una compagnia rumena, oppure slovacca. Non proprio vettori dello stesso livello di qualità e sicurezza, oltre ché di prezzo, nel quale cerca di collocarsi l'Alitalia, che suole accostarsi ad Air France, Klm, Lufthansa o British Airways. L'incidente all'Atr72 della rumena Carpatair di sabato 2 febbraio ripropone questioni di sicurezza e di trasparenza verso i consumatori che spesso non trovano risposte adeguate, neppure dalle autorità dell'aviazione come l'Enac e dal governo, competente a vigilare sul settore attraverso il ministero dei Trasporti.

L'operazione Cai è costata 3 miliardi ai contribuenti
Non c'è solo l'accordo "low cost" con la Carpatair di Timisoara nella storia recente della Cai, la compagnia privata presieduta da Roberto Colaninno alla quale nel 2008 il governo Berlusconi ha affidato la polpa, la parte migliore della vecchia Alitalia pubblica, senza i debiti, lasciando un onere di circa 3 miliardi di euro a carico della collettività. Era il Progetto Fenice, elaborato per far restare la compagnia in mani italiane e respingere l'offerta di Air France-Klm, messo a punto da banca Intesa Sanpaolo all'epoca guidata da Corrado Passera, che adesso è ministro dello Sviluppo, dei Trasporti e delle Infrastrutture. A Passera compete la vigilanza sull'aviazione, ma non si è espresso su questa vicenda. Il caso sta creando imbarazzo nelle autorità della navigazione. L'Enac che ha autorizzato questi accordi, come al vertice dell'Alitalia, la cui immediata preoccupazione è stata quella di "sbianchettare" la carlinga dell'Atr finito fuori pista a Fiumicino per nascondere la livrea dell'Alitalia sull'aereo incidentato. «È una pratica diffusa, lo fanno tutte le compagnie», ha detto a Repubblica il direttore operazioni, Giancarlo Schisano.

L'estate scorsa l'intesa con la slovacca AirExplore
L'estate scorsa, come segnalato dal Sole 24 Ore il 5 agosto 2012, molti turisti in partenza per le vacanze nel Mediterraneo con voli diretti a Ibiza, alle isole greche di Santorini, Creta o Mykonos, oppure in Egitto a Luxor, solo a bordo hanno scoperto che sarebbero stati trasportati da un aereo e un equipaggio di una compagnia sconosciuta, la slovacca AirExplore. Eppure avevano comprato un pacchetto turistico tutto compreso, convinti che avrebbero volato con Alitalia. Invece si sono trovati con una compagnia di Bratislava, specializzata nei voli charter. Questo accordo non è stato pubblicizzato dalla compagnia italiana. Molti tour operator si sono lamentati, in seguito alle proteste dei turisti, con la società guidata da Colaninno e dall'amministratore delegato Andrea Ragnetti. L'accordo estivo con AirExplore consisteva nell'affitto a ore di aerei, equipaggi, assicurazione e manutenzione, in gergo si chiama Acmi. La compagnia di Bratislava ha messo a disposizione dell'Alitalia due velivoli Boeing 737-400 a rotazione, di solito il sabato e la domenica. Negli altri giorni aerei ed equipaggi facevano altre attività. L'affitto a ore degli slovacchi è stato autorizzato dall'Enac, l'autorità dell'aviazione civile responsabile anche dei controlli di sicurezza, dal 5 luglio al 30 settembre 2012, con una lettera del capo della direzione licenze, Livia Bellomia.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi