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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 14:09.

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Un appalto per due anni
L'appalto di alcune rotte interne alla rumena Carpatair invece ha una durata più lunga, almeno due anni, dal 2012 al 2014: era stato rivelato dal Sole 24 Ore il 19 maggio 2012. Neppure in questo caso l'Alitalia aveva dato pubblicità all'intesa. I due Atr rumeni volavano da Ancona e Pescara a Roma. I sindacati, in particolare l'Unione di base (Usb), sottolineavano che mentre circa 5mila lavoratori della vecchia Alitalia pubblica erano ancora in cassa integrazione (da ottobre scorso si è trasformata in mobilità) la nuova compagnia privata "italiana" dava lavoro all'esterno, per di più non a compagnie primarie. L'operazione equivale sostanzialmente a una delocalizzazione produttiva in paesi a più basso costo del lavoro, anche se fatta nei cieli italiani.

I conti in rosso della nuova Alitalia
La decisione si inquadra nelle iniziative di risparmio di una compagnia che, fin dall'inizio dell'attività, cominciata il 13 gennaio 2009, ha i conti in rosso: nei primi tre anni la nuova Alitalia ha bruciato 678 milioni di euro, nel 2012 ha perso altri 180 milioni, secondo stime provvisorie. Il capitale è quasi azzerato dalle perdite, c'è una crisi di liquidità, sarebbe necessario un aumento di capitale. I venti soci italiani (poi c'è Air France-Klm con il 25 per cento del capitale) però sono in disaccordo su come far fronte all'emergenza finanziaria, Colaninno, banca Intesa, Benetton, Emilio Riva e soci stanno cercando di vendere le loro azioni ad Air France-Klm e non hanno voglia di riaprire il portafoglio. Come compromesso, è stata avanzata una proposta di Colaninno e Intesa di fare un finanziamento soci per 150-200 milioni, un prestito-ponte: avrebbe dovuto discuterla oggi il consiglio di amministrazione, ma nelle ultime ore la riunione è stata rinviata per «approfondimenti». Forse il consiglio si riunirà la prossima settimana.

I precedenti e la protesta di Guzzini
Intanto, tra silenzi imbarazzati, la questione Carpatair pone il problema della sicurezza. Nei mesi scorsi c'erano già stati piccoli incidenti segnalati dai sindacati e qualche volta dai passeggeri allarmati degli Atr romeni, Alitalia aveva sempre negato che ci fossero problemi, l'Enac non risulta sia intervenuto. Poche settimane fa, il 17 gennaio, un Atr rumeno impiegato da Ancona a Roma è dovuto rientrare all'aeroporto di Falconara per un guasto tecnico. Tra i passeggeri l'imprenditore Adolfo Guzzini, che ha protestato vivacemente contro l'Alitalia, annunciando una richiesta di risarcimento danni: «Non più di un mese fa altri due dipendenti della Guzzini hanno dovuto annullare una trasferta di lavoro. Non utilizzeremo più né la tratta Falconara-Roma né la compagnia Alitalia per i nostri voli aziendali fino a quando non avremo rassicurazioni di interventi risolutivi», aveva detto Guzzini.

Dopo l'incidente, sospeso l'affitto dei voli rumeni
In seguito a questo episodio, l'Alitalia aveva spostato un Atr da Falconara a Bologna, per fare voli su Roma, mantenendo l'altro velivolo rumeno sulla rotta da Pisa. Dopo l'incidente di sabato dell'Atr Pisa-Roma l'Alitalia ha sospeso l'affitto degli aerei ed equipaggi di Carpatair. «Noi non c'entriamo nulla. (...) Ma viste tutte le accuse dei sindacati, è meglio sospendere il contratto e aspettare che vengano concluse le inchieste», ha detto il direttore operazioni, Schisano.

Ma rimane l'altro accordo con Carpatair per chi vola in Romania
Chi compra un biglietto Alitalia potrebbe però trovarsi ancora a bordo di aerei Carpatair. Perché con i rumeni rimane in piedi un altro accordo commerciale, in vigore dalla stagione invernale 2011, siglato dall'Alitalia il 19 settembre 2011. È un accordo di "code sharing" per voli tra Italia e Romania e da Timisoara per le altre destinazioni della Romania, dell'Ucraina e della Moldavia raggiunte dal vettore rumeno. Questi voli sono fatti da aerei ed equipaggi rumeni ma hanno anche il codice "Az", cioè in Italia vengono venduti come voli Alitalia, benché siano operati da aerei ed equipaggi rumeni. Lo spiega il comunicato diffuso dalla compagnia italiana il 19 settembre 2011: «Alitalia applicherà il codice Az sui voli diretti Carpatair fra Roma Fiumicino e Timisoara, Iasi e Craiova; fra Venezia e Budapest e fra Timisoara e Ancona, Bologna, Bergamo, Bari, Firenze, Venezia e Verona. Le destinazioni raggiunte da Carpatair in code-share con Alitalia da Timisoara sono: Iasi, Sibiu, Cluj, Lwow, Bacau, Craiova, Chisinau, Costanta e Chernovtsy». L'anno scorso, il 28 maggio, c'era stato un allarme incendio a Firenze a bordo di un aereo Carpatair: non un Atr ma un piccolo Saab 2000 in fase di decollo, diretto a Timisoara. Passeggeri evacuati, tre contusi in ospedale, molta paura. Ma i rumeni hanno continuato a volare con il codice Az.

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