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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2013 alle ore 19:40.
L'ultima modifica è del 06 febbraio 2013 alle ore 15:18.

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Giuseppe MussariGiuseppe Mussari

In particolare, si legge nell'invito a comparire della Procura di Siena, Vigni affermava che Banca Mps «fino ad oggi non ha corrisposto alcun interesse a J.P.Morgan relativamente al contratto di usufrutto e che la prima remunerazione scatterà dal mese di maggio 2009, vale a dire dopo l'approvazione del bilancio 2008».
Con questa falsa comunicazione, Vigni avrebbe nascosto a Banca d'Italia che "Banca Mps aveva pagato gia' il 16 luglio 2008 a J.P.Morgan la prima rata del canone di usufrutto, che aveva pagato lo stesso 16 ottobre 2008 la seconda rata del canone di usufrutto e che avrebbe pagato nel gennaio e nell'aprile 2009 le altre due rate del canone di usufrutto sulla base dei risultati di bilancio del 2007 approvato nell'aprile 2008".

Salgono a undici gli indagati
Intanto salgono a undici gli indagati dalla Procura di Siena per l'inchiesta sull'acquisto di Antonveneta da parte di Mps. I nuovi nomi sono quelli di Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, e Raffaele Giovanni Rizzi, ex responsabile legale del Monte. Il sospetto è di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e per false comunicazioni alla Vigilanza. Anche per loro sono stati emessi gli inviti a comparire.

Falso in prospetto e manipolazione di mercato per Mussari
Da quanto si apprende, per l'ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari la Procura di Siena ipotizza i reati di falso in prospetto e manipolazione del mercato. È quanto si evince dall'avviso di comparizione inviato agli indagati. Mussari, l'ex direttore finanziario Daniele Pirondini, l'ex Dg Antonio Vigni e l'allora responsabile dell'area legale Raffaele Giovanni Rizzi, sono indagati in concorso per falso in prospetto (art. 173 bis del Testo unico della finanza) in relazione agli aumenti di capitale del 2008 e del 2011 (in questo secondo caso non Pirondini) perché, in entrambe le occasioni, secondo i magistrati, «non venivano descritti, in particolare, in modo compiuto, i Fresh 2008 e non erano descritti i contratti di total return swap (Tror) sottoscritti da Fondazione Mps e dunque gli indagati «esponevano false informazioni e occultavano notizie in modo idoneo a indurre in errore i destinatari del prospetto».

Gli stessi Mussari, Vigni e Pirondini sono indagati per manipolazione del mercato in concorso (art. 185 Tuf) perché, si legge, «con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso» nell'ambito del programma di finanziamento ideato per il reperimento delle risorse per l'acquisizione di Antonveneta «partecipavano e contribuivano alla predisposizione della complessa operazione finanziaria denominata 'Fresh 2008', diffondendo al mercato notizie false e idonee a determinare una sensibile alterazione del prezzo dell'azione Bmps».

In arrivo le prime sanzioni di Bankitalia
Sono in arrivo le prime sanzioni di Bankitalia nei confronti degli ex vertici Mps, nei tempi previsti dalle normative. Sono quelle relative ai procedimenti aperti per le carenze nell'organizzazione e nei controlli interni della banca e la violazione della normativa in materia di contenimento dei rischi finanziari. Riguardano, quindi, la serie di gravi irregolarità emerse in seguito agli accertamenti ispettivi del 2011, che si sono conclusi presso la banca nel marzo 2012.
Altre sanzioni arriveranno più tardi, a seguito di tre procedimenti sanzionatori, avviati alla fine dell'anno scorso. Riguardano la buonuscita dell'ex direttore generale dell'istituto, Antonio Vigni; l'operazione Fresh, a carico dei dirigenti Mps e della società di revisione dei conti; le errate comunicazioni periodiche alla Banca d'Italia.

Profumo a «Otto e mezzo»: il cda farà chiarezza
Ieri, intervenendo a «Otto e mezzo», il presidente Alessandro Profumo ha assicurato che sarà fatta chiarezza su tutte le operazioni emerse. Profumo, intervistato da Lilli Gruber e Stefano Feltri su La7, ha spiegato che il cda di oggi avrebbe dato numeri chiari e definitivi sulle operazioni problematiche della banca, e ha ammesso che col senno di poi è stato un errore confermare Giuseppe Mussari all'Abi.

È terminato l'interrogatorio di Antonio Vigni
È terminato dopo circa 8 ore l'interrogatorio dell'ex direttore generale del Monte dei Paschi di Siena, Antonio Vigni. L'accusa è di ostacolo agli organi di vigilanza e false comunicazioni proprio nell'ambito dell'acquisizione di Antonveneta. Vigni è uscito dal palazzo di giustizia accompagnato dai suoi avvocati, Enrico De Martino e Roberto Borgogno, senza rilasciare dichiarazioni allontanandosi poi a bordo di un taxi. La procura di Siena ha reso noto che il verbale dell'interrogatorio è stato secretato.

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