Piazza Affari non tra beneficio dal dato americano e resta negativa. L'indice Ftse Mib chiude a -0,33%, fn linea con le Borse europee, tutte negative tranne Londra (segui gli indici finanziari). A Milano bene Eni (+3,2% a 17,8 euro) soprattutto grazie agli utili operativi sopra le previsioni, mentre Finmeccanica cede dopo un report negativo di Ubs (oggi Giuseppe Orsi ha lasciato la presidenza).

Occhi puntati sull'avvio nel pomeriggio del G20 finanziario a Mosca, pronto a impegnarsi contro le svalutazioni competitive dei tassi di cambio. Secondo il governatore della Bce Mario Draghi è impossibile conciliare la crescita attraverso politica di deficit.

Valute
L'euro scambia debole sopra 1,33 dollari, in attesa dei segnali che verranno sul tema dei cambi dal G20 di Mosca (cambio euro/dollaro). La moneta europea passa di mano a 1,3377 dollari. Euro/yen a 124 e dollaro/yen a 92,70.

Spread
Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco segna 274 punti, sostanzialmente in linea con la chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale è al 4,38%.

Focus Tokyo
Chiusura in netto calo per la Borsa di Tokyo, appesantita dal rialzo dello yen, con gli occhi puntati sulla riunione del G20 in cui si parlerà anche dei tassi di cambio. In chiusura il Nikkei lascia sul terreno l'1,18% a 11.173,83 punti mentre il più ampio indice Topix perde l'1,31% a 942,41 punti. Intensi gli scambi, con 4,51 miliardi di azioni passate di mano. A spingere gli acquisti sullo yen anche un articolo del Wall Street Journal secondo cui uno dei candidati più accreditati per diventare governatore della Bank of Japan (BoJ) sarebbe poco incline ad ulteriori politiche di allentamento monetario. Secondo il quotidiano si tratta di Toshiro Muto, a capo del Daiwa Institute of Research ed ex funzionario sia del ministero delle Finanze che della BoJ. Rispetto ad altri candidati, come Kazumasa Iwata, un altro ex funzionario della BoJ, o Haruhiko Kuroda, presidente della Banca Asiatica per lo Sviluppo, Muto é considerato il meno incline a politiche di allentamento per ottenere il target dell'inflazione al 2%.

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