Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2013 alle ore 16:23.
L'ultima modifica è del 28 marzo 2013 alle ore 16:54.

Cresce la fiducia delle imprese in Italia
Sale leggermente a marzo la fiducia delle imprese italiane. L'indice composito passa a 78,0 da 77,6 di febbraio. Lo rileva l'Istat. Il recupero dell'indice complessivo e' dovuto al miglioramento della fiducia delle imprese manifatturiere, a fronte della diminuzione registrata nel settore delle costruzioni e del commercio al dettaglio e del leggero calo dell'indicatore nelle imprese dei servizi di mercato.

Sale a sorpresa la disoccupazione in Germania
La disoccupazione in Germania sale a sorpresa a marzo e avanza di 13 mila unità su base destagionalizzata a un totale di 2,935 milioni di unità, a fronte di un tasso calo di 4 mila unità. Il tasso di disoccupazione destagionalizzato resta fermo al 6,9%. In base ai dati grezzi i disoccupati restano sopra le 3 milioni di unità per il terzo mese consuntivo, mentre il tasso di disoccupazione avanza dal 7,3% al 7,4%.

Oggi - ultima giornata di apertura dei mercati in marzo per via della chiusura di venerdì causa festività pasquali - si attende il dato dell Pil Usa del quarto trimestre annualizzato (alle 13,30), stimato in aumento. Nel pomeriggio alle 13,30 dagli States verranno diffuse le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, e alle 14,45 l'indice Pmi di Chicago.

Ma soprattutto oggi Bersani, presidente del Consiglio incaricato, attende «risposte conclusive» dalle forze politiche incontrate durante le consultazioni e sempre domani per salire al Quirinale a riferire gli esiti dei colloqui di questi giorni.

Moody's ha tagliato a Caa2 il tetto dei rating che l'agenzia stessa può dare agli emittenti di obbligazioni con sede a Cipro. La decisione - comunicata ieri nel pomeriggio americano, la tarda serata italiana - riflette il crescente rischio di uscita dall'Eurozona per l'isola, reduce da negoziati sofferti con la Troika per l'ottenimento di un piano di salvataggio.

Focus Asia
Chiusura in netto ribasso per il Nikkei di Tokyo (-1,26%) a causa dei dati macro poco incoraggianti giunti dall'Europa, la fiacca asta di titoli italiani di ieri e le paure che circondano la riapertura delle banche cipriote. Non è un caso che i titoli nipponici maggiormente in sofferenza siano stati proprio quelli degli esportatori più esposti verso l'Eurozona. Chiusura in netto calo anche per le Borse cinesi di Shanghai e Shenzhen. L'indice Shanghai Composite ha chiuso a 2.236,3 punti (-2,82%), mentre lo Shenzhen Component ha ceduto il 2,88% a 8.959,26 punti.

Non hanno aiutato le restrizioni imposte da Pechino sul sistema finanziario cinese, contribuendo anche a far perdere lo 0,7% all'indice Msci Asia Pacific che tiene conto dei principali listini del continente, con l'eccezione del Giappone. Sul fronte valutario l'euro è scambiato a 1,28 contro il dollaro e 120,5 contro lo yen. Su quello obbligazionario il differenziale di rendimento tra i BTp decennali e gli omologhi bund tedeschi è in salita e resta sopra quota 350 punti a 355 pb e rendimento al 4,82%.

Quotazione oro
Tra le materie prime l'oro è in rialzo sui mercati asiatici, dove viene scambiato a 1.605,99 dollari l'oncia, in rialzo rispetto alla quotazione di ieri sotto i 1.600 dollari (quotazione oro). Petrolio in leggero rialzo sul mercato elettronico di New York dove i contratti per il greggio Wti in scadenza a maggio vengono scambiati a 96,58 dollari al barile (+24 cents). In rialzo anche le quotazioni del brent a 109,69 dollari al barile.

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi