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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2013 alle ore 13:17.

«La formazione di un nuovo governo è una cosa positiva per l'Italia, ma il Paese ha pochi margini di manovra sul risanamento dei conti e la nuova coalizione potrebbe non essere abbastanza forte o durare abbastanza a lungo per varare le riforme economiche e strutturali necessarie per far ripartire la crescita». Lo dice Fitch in una nota.
L'agenzia di rating spiega che la "fragilità" della coalizione di larghe intese «limita gli spazi di manovra per portare avanti riforme fondamentali che possano dare un impulso alla crescita». Quindi, prosegue Fitch, le riforme strutturali ed economiche di cui ha bisogno il Paese potrebbero essere «difficili» da realizzare. Sottolinea, inoltre, che «la recessione in Italia è una delle più profonde nell'eurozona» e che «finora non ci sono segnali di ripresa». Anzi, conclude l'agenzia, «il tasso potenziale di crescita dell'economia italiana nel medio-termine è basso anche rispetto agli standard europei». Fitch lo stima intorno all'1%.
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