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Osaka revival (di Stefano Carrer)

Negli ultimi anni l'industria giapponese nel complesso e in particolare quella del Kansai si sono trovate ad affrontare una situazione di crescente difficoltà sulla scena globale, soffrendo una condizione di bassa competitività rispetto ad altri paesi a causa dell'eccessiva forza dello yen, dell'alta imposizione fiscale sulle aziende e del ritardo con cui il Giappone ha avviato alcuni negoziati di libero scambio.

La nostra regione vanta tuttavia tecnologie di assoluta avanguardia nel mondo e ora che gli sforzi della politica - tra questi l'inversione dell'andamento dello yen introdotta dall'Abenomics e l'avvio delle discussioni per la partecipazione al TPP (Trans-Pacific Strategic Economic Partnership) – stanno cominciando ad avere effetti positivi sull'economia crediamo che finalmente siano arrivate le condizioni per mostrare tutto il potenziale dell'industria locale. Crediamo inoltre che le incoraggianti previsioni di miglioramento riguarderanno sia le grandi sia le medie e anche piccole aziende".

Il simbolo di un certo revival di Osaka sono due nuovi megacentri commerciali, Grand front Osaka e Abeno Harukas. Significa che la regione si orienta ormai più sul settore dei servizi che su quello industriale?
"Il Grand Front Osaka, nuovo complesso affari e residenziale inaugurato il 26 aprile scorso, si distingue nettamente dagli altri complessi polifunzionali tradizionali sino ad ora realizzati soprattutto per la particolarità del progetto Knowledge Capital, una concentrazione di istituti di ricerca privati, università, policlinici e così via. Con i suoi oltre due milioni e mezzo di persone in transito giorno ha inoltre il vantaggio di trovarsi nell'hub umano più grande del Giappone occidentale e mira a creare un nuovo valore attraverso la fusione di "sapere", "sensibilità" e "tecnologia".

La regione di Kansai, cui Osaka appartiene, per natura ha sempre eccelso nella creazione di nuovi valori. Bastano due esempi: il Dojima Rice Exchange, che già nel 1730 era il primo mercato a termine del mondo, l'origine dell'attuale sistema di operazioni in strumenti derivati, e l'industria degli instant noodles, la famosa pasta istantanea giapponese inventata nel 1958 da Nissin Food Products. Ma sono innumerevoli i prodotti e servizi nati proprio in quest'area del Giappone e quindi diffusi nel mondo e il progetto Knowledge Capital non farà che continuare ad alimentare la predisposizione naturale della regione alla creazione di nuovi valori e attività del terziario".

Che posizione avete sulle riforme amministrative in discussione?
"L'amministrazione del Giappone poggia su tre livelli: governo nazionale, province e comuni. Il piano Osaka Metropoli è il primo progetto nazionale che prevede lo scioglimento della "provincia e della municipalità di Osaka", quest'ultimo definito per decreto governativo unità maggiore autonoma amministrativa, per dar vita alla "metropoli di Osaka", a sua volta organizzata su 8-9 circoscrizioni autonome speciali, ed eliminare le amministrazioni pubbliche ridondanti migliorando nel contempo il servizio al cittadino. Implementando efficacemente tale piano, l'ottimizzazione degli investimenti nelle infrastrutture più importanti porterà benefici anche all'industria locale.

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