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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2013 alle ore 21:55.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2013 alle ore 17:45.

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Piazza Affari chiude in calo. Wall Street piatta (+0,16%): giù Microsoft - Videoanalisi - Si infiamma il settore tlc. Vola Nokia (+31%). Sprint di St e Telecom

Chiusura in leggero calo per piazza Affari, con l'indice guida FTSE MIB a 16.941,03 punti (-0,28%). Andamento debole anche per gli altri indici azionari europei mentre a Wall Street il Dow Jones si mantiene pressoché sui valori della vigilia, per poi chiudere appena al di sopra della parità (+0,16%). Scatto invece del Nasdaq nonostante il calo di Microsoft (-4,16%) che cede terreno dopo l'offerta da 7,17 miliardi di dollari per rilevare la divisione mobile di Nokia (che ha guadagnato il 31% sul Nyse).

In mattinata c'è stata un po' di tensione dopo la notizia, poi smentita, relativa al lancio di due missili balistici nel Mediterreno. Ignorato il balzo dell'indice NIKKEI 225 di Tokyo ha segnato una chiusura sprint.

Spread sotto i 240 punti
Scende sotto i 240 punti base (239) lo spread tra il Btp e il Bund tedesco, col tasso sul decennale in calo al 4,33%. Il differenziale della Spagna ripiega a 250 punti base, col rendimento dei Bonos al 4,44% (rendimenti dei bond dell'Eurozona).

Dati macro di giornata
Dopo l'indice Pmi dell'Eurozona in rialzo (e sopra la soglia di espansione) rilasciato ieri ancora ben intonati i dati macro. Questa mattina è stato diffusoil dato sul numero di persone disoccupate in Spagna, in recessione da due anni, sceso ad agosto per il sesto mese consecutivo, restando comunque a un livello elevato a 4,698 milioni.

Dato in crescita sulle costruzioni in Gran Bretagna. Ad agosto l'indice "Pmi construction" è salito da 57 a 59,1. Si tratta del livello più alto da settembre 2007. E poi in Francia

Giornata di fuoco per le tlc
In Europa occhi puntati ancora sul settore tlc: dopo la cessione del 45% di Verizon wireless da Vodafone a Verizon per 130 miliardi di dollari, operazione annunciata ieri, oggi Microsoft ha comunicato l'acquisto delle attività legate alla telefonia mobile di Nokia per 5,44 miliardi di euro. Sul listono milanese in evidenza Stmicroelectronics, che ha Nokia tra i suoi principali clienti, e Telecom Italia. Acora in rialzo le banche con Ubi Banca seguita da Unicredit e Intesa Sanpaolo. Positive Pirelli & C e Fiat, all'indomani dei dati sulle immatricolazioni auto in Italia, che hanno mostrato un mercato in calo del 6,56% e il Lingotto a -6,06%. Vendite su Luxottica Group e Autogrill. Quest'ultima nel giorno in cui Dufry ha comunicato di aver vinto la gara, a cui partecipava anche la società italiana, per l'assegnazione della concessione decennale relativa alla gestione delle attività duty free nel terminal 3 dell'aeroporto internazionale Guarulhos a San Paolo in Brasile.

Italia uno Paese big dell'Europa ancora in recessione
Nel 2013 il Pil dell'Italia si attesterà al -1,8%. Lo stima l'Ocse nell'«Interim Economic Assessment» in cui aggiunge che il prodotto interno lordo si contrarrà dello 0,3% nel quarto trimestre dell'anno e dello 0,4% nel terzo. Dal rapporto emerge che il nostro Paese è l'unico ancora in recessione tra le maggiori economie, visto che la Francia registrerà a fine anno una crescita dello 0,3% (+1,4% nel terzo trimestre, +1,6% nel quarto), la Germania dello 0,7% (+2,3% e +2,4%), la Gran Bretagna dell'1,5% (+3,7% e +3,2%), Usa +1,7% (+2,5% e +2,7%).

Valute
L'euro chiude stabile a 1,3161 dollari in attesa che il "beige book" della Federal Reserve e il direttivo della Bce diano, nei prossimi giorni, maggiori indizi sulle prossime mosse delle principali banche centrali mondiali. In lieve flessione lo yen, che arretra a quota 131,32 sull'euro e a 99,80 sul dollaro (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

Materie prime
Petrolio sulla parità (+0,08% a 106,87 dollari al barile). La Quotazione dell'oro si riavvicina ai 1.400 dollari l'oncia, contro i 1.373 di ieri.

Appuntamenti chiave della settimana
Nei prossimi giorni i riflettori sono puntati sul Beige Book della Fed (domani), sulle riunioni di Boe e Bce (giovedì) e sul tasso di disoccupazione Usa (venerdì), dato fondamentale per le decisioni di politica monetaria della Banca centrale americana. Il 17-18 settembre (quattro giorni prima delle elezioni federali tedesche per il rinnovo del Bundestag) si riunisce il Fomc (consiglio operativo della Fed). Solo allora si saprà se il governatore Ben Bernanke inizierà già da settembre a ritirare il piano di stimoli monetari (tapering) in scia al quale i fondi di investimento hanno già iniziato da settimane a ritirare capitali dai Paesi emergenti.

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