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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2014 alle ore 11:21.
L'ultima modifica è del 29 gennaio 2014 alle ore 15:01.

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Il Tesoro ha collocato in asta 8 miliardi di euro del nuovo Bot semestrale 31 luglio 2014 con tassi in discesa. Il rendimento medio è sceso allo 0,59% dallo 0,827% di dicembre e il rapporto di copertura è risalito da 1,32 a 1,52. Le richieste sono state infatti pari a 12 miliardi.

Intanto sul mercato secondario lo spread tra BTp e Bund a 10 anni si mantiene intorno a 215 punti.

«Con un tasso di 0,59% ed un bid to cover pari a 1,52 il Tesoro Italiano registra un nuovo ulteriore successo, collocando l'intero importo offerto questa mattina sul mercato sulla scadenza semestrale - commenta Stefano Sardelli, Consigliere Assiom Forex -.
Un esito del genere era atteso, a conferma di questo gli scambi registrati ieri sul sul "grey market" ad un livello di tasso tra 0,65% e 0,75%, Importante da sottolineare il del fatto che l'importo emesso (8 mld di euro) è inferiore a quello in scadenza (9,775 mld) confermando le linee guida che il Tesoro italiano si è dato manifestando la volontà di allungare la scadenza media del debito sovrano italiano Guardando alla curva dei rendimenti, nella parte breve, vediamo che i titoli governativi dell'Eurozona rimangono ancora intorno ai minimi storici. Il motivo va ricercato più nel sentiment del mercato che sembra gia' scontare future mosse da parte della Bce, sensazione questa che proprio ieri si è rafforzata dopo le parole del Presidente Bce Mario Draghi. Pesano meno in proposito le attese sui dati fondamentali dei singoli Paesi, visto che le prospettive di ripresa dell'economia non sono così ottimistiche».

Domani intanto è prevista un'asta di BTp. Maria Cannata, direttore generale del debito pubblico del ministero dell'Economia, parla di «grande appetito per i nostri titoli sia da parte di investitori italiani che esteri». Cannata mostra ottimismo sull'andamento dello spread: «Quest'anno un 170 andrebbe benissimo, e saremmo avanti rispetto alla tabella di marcia che ci siamo dati, nel depf prevedevamo 200 punti base a fine 2014, 150 a fine 2015 e 100 a fine 2016 che sarebbe un livello non distorsivo». Sui tassi: «se le cose si manterranno così potremmo avere anche dei risparmi nei prossimi mesi, un po' presto sicuramente per le stime, ma le prospettive sono sicuramente in questo senso, qualche cosa in meno ci dovrebbe essere».

Sulle prossime emissioni precisa poi: «Stiamo riflettendo per come soddisfare al meglio tutte le categorie, difficile dire il tasso medio al quale collocheremo, ma l'anno é cominciato bene. Dobbiamo vedere come evolveranno i tassi assoluti, ma le prospettive sono buone».

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