Investire con i BTp sotto il 3%: cinque mosse per andare a caccia di rendimenti senza accollarsi troppo rischio
La discesa dei BTp decennali impone ai piccoli risparmiatori così come agli investitori professionali una revisione delle proprie strategie. Si tratta di scegliere gli strumenti giusti; ecco come
di Marco lo Conte
5. BTp al 3% / I principi di diversificazione dei portafogli
Spesso citato ma raramente compreso a fondo, il principio di diversificazione dei portafoglio è fondamentale nella gestione finanziaria. Soprattutto per raggiungere l'obiettivo prìncipe: abbassare il rischio e alzare (o mantenere inalterato) il rendimento. Un obiettivo perseguibile costruendo un portafoglio non solo e non tanto articolato dal punto di vista quantitativo – tanti titoli meglio di pochi – quanto utilizzando titoli che tra loro siano correlati in modo diretto e inverso in modo tale da consentite nelle diverse fasi di mercato di ottenere un rendimento adeguato. Significa assegnare a ciascun titolo un "ruolo" all'interno del proprio basket di titoli, in relazione agli altri. In questo modo, grazie alla copertura di titoli di maggiore qualità, è possibile destinare una porzione di portafoglio a mercati più "di frontiera". Ma quali? "Nell'ambito del mercato obbligazionario – dice Davide Pasquali, presidente di Pharus Sicav - l'asset class più interessante al momento è quella del debito corporate high yield dei paesi emergenti poiché, a parità di rischio e di leva finanziaria, i titoli emessi da queste società pagano rendimenti più alti. Inoltre il rischio effettivo delle obbligazioni corporate high yield emergenti è minore di quello prezzato dai mercati. Se uno volesse assumersi dei rischi maggiori, l'azionario resta comunque l'asset class più interessante: nonostante le valutazioni del mercato siano in linea alle medie storiche, ci attendiamo che i prezzi di mercato delle azioni saranno guidati dalla crescita degli utili, che per quest'anno dovrebbe confermarsi a doppia cifra sia in America che in Europa". A dimostrazione che il principio della diversificazione non dipende dal numero di titoli in portafoglio, si può citare il caso di molti gestori di fondi azionari hedge (alternativi) che utilizzano un numero molto ristretto di azioni in modo da poterle controllare in modo molto accurato. Come nel caso della strategia long/short, in cui si considerano le azioni "in coppia", puntando cioè al rialzo di una e al ribasso dell'altra.
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