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Giornata negativa (con l'eccezione di Londra) per le principali Borse europee. In particolare, in una seduta che vede chiusa Wall Street per la festività del giorno dell'Indipendenza, Piazza Affari ha messo a segno la performance peggiore (-1,49%). In mattinata, va ricordato, sono stati pubblicati gli ordini all'industria di maggio in Germania che sono scesi dell'1,7%. Il dato, peggiore delle stime che indicavano un calo limitato all'1%, può avere influenzato negativamente i mercati.

In Italia, invece, l'Istat ha reso noto il dato del rapporto tra deficit e Pil sul primo trimestre del 2014. Il numero si è assestato al 6,6%, in calo rispetto allo stesso period del 2013 (quando il rapporto era del 7,3%). In particolare, secondo quanto indicato dall'ufficio di statitica, «il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo per 8.140 milioni di euro. L'incidenza sul Pil è stata del -2,2%». Mentre, «il saldo corrente (risparmio) è stato pari a -17.684 milioni di euro (era stato -18.815 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell'anno precedente), con un'incidenza sul Pil di -4,7%».

I titoli di Stato
Lo spread BTp- Bund ha chiuso intorno a 156 punti base, con il rendimento del buono decennale italiano a circa il 2,83%. Il differenziale tra il decennale spagnolo e quello tedesco si è invece assestato intorno a 141 punti, e il tasso dei titoli di Madrid a circa il 2,67%.

Piazza Affari
Alla Borsa di Milano, tra le altre cose, l'attenzione degli investitori è stata sulla chiusura (oggi) degli aumenti di capitale di Banca Carige (800 milioni) e della Popolare di Sondrio. Focus anche su Mediaset a fronte del fatto che è attesa per oggi la decisione sulle trattative per la cessione a Telefonica del 22% di Digital Plus inmano alla controllata Mediaset Espana. In generale, comunque, il listino milanese è stato appesantito dal calo del comparto bancario. In discesa Intesa Sanpaolo e Unicredit anche per le le preoccupazioni sul possibile futuro delle partecipazioni in Est Europa .

Le valute
Gli investitori, dopo le indicazioni di ieri del presidente della Bce Mario Draghi che ha indicato il piano di circa 1.000 miliardi di «aiuti» all'economia europea, si sono focalizzati anche sull'andamento dell'euro. La divisa di Eurolandia , dopo aver viaggiato intorno a quota 1,36 verso il dollaro, ha accelerato verso il basso. Ha archiviato la seduta intorno a 1,359.

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