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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2014 alle ore 12:38.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2014 alle ore 13:42.

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Il presidente Luxottica Leonardo Del VecchioIl presidente Luxottica Leonardo Del Vecchio

Mattinata particolarmente intensa negli uffici di Piazzale Cadorna a Milano. Dopo gli sviluppi del fine settimana, con Enrico Cavatorta che ha manifestato la «volontà» di «rimettere al cda le deleghe di amministratore delegato», è attualmente in corso una riunione informale per decidere il da farsi in occasione del consiglio di amministrazione convocato per questa sera alle 19.00. Alcuni consiglieri, infatti, avrebbero espresso la volontà di voler presentare le proprie dimissioni e altri starebbero valutando il da farsi. Il board, quindi, potrebbe non arrivare alla scadenza naturale del prossimo maggio con l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014.

Nel cda siedono attualmente, oltre al patron e presidente del gruppo leonardo Del Vecchio, il vicepresidente Luigi Francavilla, l’amministratore delegato Enrico Cavatorta, il primo figlio di Del Vecchio, Claudio, e gli indipendenti Roger Abravanel, Claudio Costamagna, Mario Cattaneo, Elisabetta Magistretti, Marco Mangiagalli, Anna Puccio e Marco Reboa.

All’ordine del giorno della riunione del board era prevista la proposta del presidente Leonardo Del Vecchio di cooptare Massimo Vian, attualmente chief operating officer, con il ruolo di co-ceo affidandogli le deleghe per l'area Operations e Prodotto e, ad interim, le deleghe per le funzioni Corporate e Mercati. Tutte le funzioni aziendali, con le relative deleghe, riporteranno, quindi, esclusivamente ai due co-ceo. La comunicazione al mercato è stata fatta ieri con un comunicato, in cui la società precisa inoltre che «il processo di selezione del co-ceo Mercati procede sulla base di una lista di candidati di elevato profilo. Alla luce dei solidi risultati del terzo trimestre, Luxottica ritiene di poter procedere in tale ricerca nei tempi necessari a prendere la decisione migliore».

Innegabile che le turbolenze siano dovute a riassetti familiari, tanto che nella nota si precisa che «è attualmente allo studio un riassetto di Delfin S.à.r.l., società controllante di Luxottica Group, con l'obiettivo di migliorarne la governance e separare ulteriormente la proprietà dalla gestione delle aziende partecipate». Allo stesso tempo viene sottolineato che Leonardo Maria Del Vecchio, quarto figlio del presidente, non entrerà nel novero dei consiglieri e che alla scadenza del board non sarà riconfermato neppure Claudio Del Vecchio « per dare omogeneità e coerenza alle posizioni di tutti i membri della famiglia».

La partita sul riassetto di Delfin e gli equilibri familiari è solo all’inizio, ma potrebbe avere un impatto sui risultati del gruppo e il mercato ne è consapevole al punto che questa mattina a Piazza Affari il titolo non riusciva a fare prezzo e dopo venti minuti ha aperto con un calod el 9,5%. In mattinata, poi, è arrivvato anche il taglio di rating da parte di Equita Sim a “hold” (tenere), con prezzo obiettivo che passa da 45 a 40 euro. «Dopo l'uscita di Andrea Guerra a settembre - scrivono gli analisti di Equita - la notizia dell'uscita anche di Cavatorta, manager molto stimato e che doveva garantire una transizione più fluida verso la nuova struttura di governance e manageriale, è negativa. Nonostante un andamento molto solido del business, temiamo che l'incertezza nella struttura del top management
e l'uscita di due figure importanti possa portare a qualche defocalizzazione del gruppo nei prossimi mesi». Al momento le azioni Luxottica Group cedono il 7,5%.

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