Impresa & Territori IndustriaOro ed energia frenano le vendite extra Ue
Aprile / Oro ed energia frenano le vendite extra Ue
di Luca Orlando | 23 maggio 2014

Energia e oro affondano ancora una volta le esportazioni italiane nei paesi extra-Ue, portando il dato di aprile in rosso dell'1,7% a cui si affianca un calo mensile destagionalizzato dello 0,2%.
Peggior dato, ancora una volta, è quello realizzato con la Svizzera (-16,4%) a causa della riduzione su base annua dei quantitativi esportati e dei listini dell'oro, con una conseguente caduta dei valori dell'export verso Berna.
Male anche il comparto energetico, giù di quasi 16 punti, mentre per la manifattura nel complesso il bilancio è meno negativo, con un calo limitato allo 0,8% che tuttavia si trasforma in una crescita dello 0,4% eliminando l'oro dal calcolo.
Tra i settori, in crescita beni di consumo durevoli e non e beni strumentali, confermando il buon momento dei macchinari in Italia, mentre i prodotti intermedi (dove l'Istat inserisce l'oro) cedono quasi nove punti percentuali.
Tra le aree geografiche da segnalare la ripresa della Russia, con un dato quasi in pareggio dopo il tracollo a doppia cifra del mese precedente legato in particolare alla crisi Ucraina.
In territorio negativo continua a restare l'India mentre si conferma debole anche la Turchia (-1,9%) alle prese con una svalutazione interna che rende più cari i prodotti legati all'import.
Le star dei mercati extra-Ue si confermano come nei mesi scorsi Cina (+5,2%) e Stati Uniti (+5,1%), anche se in entrambi i casi si tratta di un rallentamento delle performance rispetto ai risultati del primo trimestre.
Il segnale più promettente per la nostra economia è tuttavia la ripresa netta delle importazioni manifatturiere, in crescita su base annua del 6,3%. La ripresa è corale, con un balzo dell'8,6% per i beni strumentali, a conferma di una ritrovata capacità di investimento della nostra manifattura. Se il dato gloabale dell'import è negativo lo si deve esclusivamente all'energia (-18,9%), frenata dai ridotti consumi di gas del mese.
Per effetto della diversa intensità del calo tra export extra Ue (-1,7%) ed import (-3,4%) il saldo commerciale italiano avanza a 1,6 miliardi, 100 milioni in più rispetto allo stesso mese del 2013.