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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2011 alle ore 13:08.
Laurea a 24 anni con lode nonostante dopo il liceo si fosse iscritto a filosofia. Cesare Silvani è uno dei più giovani collaboratori di Jones Day, con due anni di esperienza di lavoro un professionista indipendente a 26 anni. «Qualche mese fa la mia giornata tipica era dalle 8.45 alle 21.30 in studio, con il tempo ripartito tra ricerca, redazione di memoranda, conference call e corrispondenza. Negli ultimi mesi l'orario di permanenza in studio si è fortemente dilatato e svolgo una maggiore attività redazionale partecipando spesso a meeting e conference call con i clienti».
Di Nunzio (Ichino) e Buzzini (LabLaw): Il giuslavoro si veste da law firm
Nalimova (De Berti Jacchia): approccio russo in salsa italiana
Antonazzo (Cleary Gottlieb): dall'università allo studio in volata
Pepe e Manganelli (Paul Hastings): quando strade molto diverse portano allo stesso studio
Rulli e Alimandi (studio Cms): il lawyer e il commercialista, due carriere uno studio
Ambrosio (studio Orrick): corsa a ostacoli, poi a Milano con determinazione calabrese
Donatella de Lieto (studio Norton Rose): dalla scalata degli 8mila alle montagne di carta
Bonante (studio Toffoletto): Il giuslavorista con la passione per la musica
Lorusso e Urso (Tonucci): penale societario e diritto commerciale per le nuove leve
Marco Leonardi (studio Latham & Watkins): annoiarsi è impossibile, ma che stress
Silvani parla com un professionista d'affari, anche se il passaggio dal mondo universitario a quello professionale è stato complesso, «soprattutto perché l'università non mi ha fornito alcun tipo di supporto in tal senso».
L'orientamento è stato recuperato durante un Master in diritto tributario durante il quale è stato contattato dalla law firm per cui lavora oggi.
«Avevo due aspettative errate rispetto al lavoro che svolgo», continua Silvani, «pensavo e speravo che l'avvocato fosse ancora una figura professionale di elevato e indiscusso prestigio sociale e intellettuale e credevo di incontrare meno persone incompetenti o, più in generale, non adatte a questo tipo di carriera».
La specializzazione scelta è in diritto tributario, «una materia pregna di numeri e di calcoli. Le tasse sono purtroppo una delle poche certezze della vita e ci sarà sempre qualcuno alla ricerca di una consulenza fiscale», commenta anche il fiscalista, che del suo lavoro ama le tematiche che è chiamato a risolvere e meno la difficoltà di condurre una vita regolare. «Pasti saltati o posticipati, difficoltà a organizzare vacanze o anche weekend fuori porta o prendere appuntamenti con una ragazza per cena, o per guardare una partita di calcio con gli amici», sono alcuni degli esempi citati. In cambio il professionista, che fino a qualche anno fa suonava il basso elettrico in un gruppo rock, ha avuto l'occasione di occuparsi del tax planning per una joint venture per la realizzazione di un gasdotto.