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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2011 alle ore 12:01.

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Sul condono il Pdl continua a procedere in ordine sparso. Come l'Esecutivo. Con Palazzo Chigi che da una parte smentisce ogni ipotesi di condono, dall'altra accetta ufficialmente l'odg presentato da Domenico Scilipoti che «impegna il Governo a valutare se adottare il tanto vituperato condono fiscale». E mentre la Lega prende le distanze, un netto no è giunto dalla leader degli industriali, Emma Marcegaglia («premia i furbi»).

Per il sottosegretario all'Economia, Casero, comunque, l'ipotesi non è praticabile, anche se il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, preme l'acceleratore. Gli dà una mano il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che getta acqua sul fuoco: «Discutiamone senza preconcetti». E aggiunge: «Non considero il condono come il diavolo - ha detto - così come non considero la patrimoniale l'angelo».

Leo: sì a un concordato di massa
«Tecnicamente un condono non si può fare - spiega Maurizio Leo (Pdl), membro della Commissione parlamentare di vigilanza sul'anagrafe tributaria - perchè verrebbe contrastato dall'Unione europea. Già la Corte di giustizia si era pronunciata con un no per quanto riguardava il condono dell'Iva». La cosa «che io invece sempre proprosto - dice Leo - è un accertamento a livello di massa, in questo caso si pagherebbe tutto senza sanzioni e interessi. Il modello è come quello del '94, con il governo Dini, quando il concordato di massa portò un gettito di 9 mila miliardi delle vecchie lire».

Cicchitto: discussione senza tabù ideologici
«Ci ripromettiamo domani - dice il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto - di ritornare sui temi economici in forma più meditata. Oggi ci limitiamo ad osservare che invece di fare una discussione seria, senza tabù ideologici di alcun tipo su come il nostro Paese può di qui alla fine della legislatura misurarsi con il nodo decisivo dell'abbattimento del debito si è sviluppata una discussione che si è incentrata soltanto sul problema del condono. Su di esso poi si sono concentrate le polemiche che non ci intimidiscono affatto per cui non ritiriamo la questione».

Casero: la strada non è praticabile. Cicchitto non è il Governo
La strada del condono non è praticabile, ha affermato il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, parlando a margine a un convegno a Milano. «La posizione del Governo è quella di venerdì, non è cambiata - ha detto Casero - crediamo che non sia praticabile l'inserimento del condono nei provvedimenti che stiamo preparando». Casero si è detto contrario «sia dal punto di vista etico, perché frena la lotta all'evasione che stiamo facendo, sia da un punto di vista tecnico, perché abbiamo inserito consistenti risorse dalla lotta all'evasione nelle ultime due manovre e il condono vanificherebbe questi introiti». A chi gli faceva notare l'apertura al condono di Fabrizio Cicchitto, Casero ha osservato: «C'è una nota di Palazzo Chigi, Cicchitto non è il Governo».

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